Dei 23.000 tesserati il 45% sono donne, moltissime partecipano alle competizioni federali a livello nazionale e internazionale. E vincono.
La FIGB quest’anno, in occasione del prossimo 8 Marzo, ha deciso di rendere omaggio alle donne offrendo loro la possibilità di frequentare gratuitamente lezioni base di bridge presso le ASD/SSD di Roma che aderiscono all’iniziativa.
Basterà inviare la propria adesione, via e-mail, fino all’8 marzo all’indirizzo: info@encantopr.it
Sono sempre di più le donne che si appassionano al gioco del bridge, la disciplina della mente che il CONI ha riconosciuto come sport nel 1993.
Le appassionate che lo praticano con regolarità sono circa 220.000, mentre sono 900.000 coloro che si cimentano in modo saltuario.
In occasione della Festa della Donna, la FIGB ha deciso di regalare un lezioni base di bridge alle donne di tutta Italia, presso le ASD/SSD (Associazioni Sportive Dilettantistiche) romane che aderiscono all’iniziativa.
Per iscriversi sarà necessario mandare la propria adesione via e-mail fino all’8 marzo all’indirizzo: info@encantopr.it
Negli ultimi anni la presenza femminile è sempre più numerosa tra i direttori di gara, insegnanti, amministratrici di circoli e organizzatrici di eventi.
Bravissime giocatrici italiane sono entrate a far parte della Storia del bridge come la leggendaria Anna Valenti, unica italiana annoverata dal World Bridge Federation tra le prime 8 più forti giocatrici del passato e capace di guadagnarsi il titolo di World Women Grand Master, insieme alle compagne di gioco Marisa Bianchi, Luciana Capodanno e Marisa D’Andrea.
Considerata la giocatrice italiana più forte di tutti i tempi, Anna Valenti ha potuto permettersi di dare lezioni di tecnica anche ai suoi colleghi maschi conquistando per due volte le Olimpiadi Femminili del 1972 e del 1976 e aggiudicandosi per cinque volte i campionati Europei (1970, 1971, 1973, 1974 e 1977).
Sempre nel nostro paese ci sono donne protagoniste del bridge in qualità di sponsor e di “capitane” come Maria Teresa Lavazza, artefice delle più grandi affermazioni mondiali del nostro recente Blue Team.
Helen Sobel-Smith, invece riconosciuta come la più grande giocatrice di tutti i tempi, è stata la prima donna ad essere ammessa nel 1995 nella Hall of Fame, istituita dalla American Contract Bridge League per comprendere i notevoli contributi al bridge di giocatori provenienti da tutta l’America del Nord; non da meno Gail Greenberg, una personalità totalmente dedita al bridge come giocatrice, autrice, insegnante ed amministratrice, inserita lo scorso 2013 tra le più grandi.
Anche l’European Bridge League ha istituito nel 2017 una Hall of Fame, di cui fanno parte giocatrici del calibro di Sally Brock, Sabine Auken, Nicola Smith, Bep Vriend e Sylvie Willard.
Attualmente, invece, davanti a tutti si posiziona la cinese Wen Fei Wang, prima nel ranking mondiale istituito dalla World Federation Bridge, che precede l’inglese Nicola Smith e la connazionale Yan Lu.
Le donne sono inoltre abilissime anche come giocatrici in coppia mista, mettendosi in competizione con successo negli open a coppie o a squadre.
“Ne sono certa, il Bridge sarà il primo sport in cui donne e uomini gareggeranno regolarmente nella stessa competizione” – afferma Caterina Ferlazzo Lumia, esperta giocatrice di Bridge con 45 anni di carriera e un ricco medagliere nazionale ed internazionale nel palmares – “È già possibile ed è già avvenuto più volte, ma in futuro non farà più notizia come accade invece oggi.
Il gap tra il livello medio femminile e quello maschile negli ultimi anni si sta colmando e già moltissime donne hanno dimostrato di avere delle potenzialità e un rendimento pari a quello degli uomini.
Consiglio a tutte le donne di cogliere l’iniziativa offerta dalla Federazione: questo sport, a parte il piacere del divertimento, ci permette di affermare la nostra assoluta parità dal punto di vista delle capacità psico attitudinali-intellettuali, se non addirittura una sorta di superiorità femminile”.
“Splendida iniziativa di FIGB dedicata alle donne. E’ un’opportunità da cogliere al volo per imparare il più bel gioco del mondo e definirlo gioco di carte è riduttivo.
Memoria, attenzione e socializzazione: what else? Spero proprio che le donne in occasione della Festa dell’8 Marzo siano ancora di più stimolate ed invogliate a provare ad imparare a giocare a bridge” commenta la pluricampionessa mondiale Enza Rossano, torinese, vincitrice tra gli altri del Campionato del Mondo di Coppie Miste a Lille, 1998; Campionato Unione Europea Squadre Coppie Miste a Ostenda, 1996 e Campionato Unione Europea Squadre Miste a Salsomaggiore Terme, 1998.
Il bridge è sempre stato identificato come uno stile di vita e un tempo anche un appuntamento atteso dall’alta società in cui si partecipava ai tornei in smoking e abito da sera.
Oggi il gioco del bridge è diffusissimo anche nelle scuole, dalle elementari, alle medie, alle superiori, fino ad atenei di massimo prestigio come la LUISS: in tutta Italia è sempre più Bridge-mania grazie alla costante attività della FIGB, particolarmente attenta alla collaborazione sinergica con gli istituti scolastici.
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