Il cinema come strumento per promuovere la funzione pedagogica e sociale dello sport:
se ne è parlato all’Italian Pavilion durante la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
Con il corto ‘Bob and Weave’ il cinema e lo sport uniti per combattere il bullismo e il cyberbullismo.
Il dialogo tra cinema, sport e sociale, il ruolo dell’audiovisivo come strumento di comunicazione per combattere le devianze giovanili, l’importanza della funzione sociale e pedagogica dello sport: sono questi i principali esiti del panel “Cinema e Terzo Settore” che CIAO LAB aps, OPES aps, Unione Nazionale Veterani dello Sport e AICEM hanno promosso all’Italian Pavilion nell’ambito della 80° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
Le immagini in anteprima del corto di carattere sociale ‘Bob and Weave’ – una produzione Santa Ponsa Film per la regia di Adelmo Togliani con Alessandro Benvenuti, Bianca Guaccero, Simone Casanica e con la partecipazione straordinaria dell’ex Campione d’Europa dei pesi medi Emanuele Blandamura – hanno fatto da cornice al vivace e ricco dibattito che ha visto alternarsi sul palco illustri ospiti del mondo del cinema e delle istituzioni.
Moderato dalla giornalista e critica cinematografica Gaia Serena Simionati, il panel ha coinvolto Juri Morico, Presidente nazionale OPES aps, l’On. Maria Teresa Bellucci, Viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, il regista Adelmo Togliani, l’attrice Bianca Guaccero, l’attore Alessandro Benvenuti, Massimiliano Atelli, Capo di Gabinetto del Ministro per lo Sport e i Giovani, Emanuele Merlino, Capo della Segreteria Tecnica del Ministero della Cultura, Lodovico Mazzolin, Direttore generale dell’Istituto per il Credito Sportivo, Claudia Conte, attivista per i diritti umani, Emanuele Blandamura, ex campione europeo dei pesi medi e Consigliere nazionale di OPES aps e Katia Arrighi, Consigliere Nazionale CIP.
In platea anche lo sceneggiatore Gianni Quinto, che ha firmato l’opera assieme ad Adelmo Togliani, gli attori Simone Casanica, interprete nel convincente ruolo del bullo Gabriele e Roberto Manieri, giovane campione di karate al suo esordio cinematografico.
Il corto ‘Bob and Weave’ è espressione del progetto “Bulli Free Club”, un’iniziativa promossa da CIAO LAB aps, OPES aps, Unione Nazionale Veterani dello Sport, AICEM e cofinanziata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ai sensi dell’art.72 del CTS – d.l. 117/2017 – annualità 2020. Il film narra di un riscatto personale in una Roma contemporanea, dove lo sport si rivela un sano strumento per la lotta al bullismo e al cyberbullismo. In una palestra di boxe della Capitale si intrecciano le vicende personali di giovani e adulti che con il bullismo hanno e hanno avuto a che fare, vuoi da vittime, vuoi da aguzzini.
Ma il bullismo, da qualunque parte lo si guardi, se perpetrato miete solo vittime, ma se combattuto offre opportunità di crescita e inclusione.
L’evento, realizzato con il patrocinio del Ministero della Cultura, del Ministro per lo Sport e i Giovani, di Sport e Salute SpA, del CONI, del CIP e dell’Istituto per il Credito Sportivo, ha voluto sottolineare il ruolo del cinema come promotore dello sport inteso come opportunità di crescita, inclusione e anche come deterrente nei confronti delle devianze giovanili.
La narrazione di ‘Bob and Weave’ mette in campo l’eventualità concreta che certi fenomeni di prevaricazione e violenza, che rientrano nella sfera del bullismo e del cyberbullismo, possano essere arginati attraverso la proposta di un nuovo modello educativo e sportivo, la definizione del ruolo del tecnico che non è più solo allenatore, ma anche educatore.
L’obiettivo di CIAO LAB aps, OPES aps, U.N.V.S. e AICEM è quello di inserire nella formazione sportiva il tema del contrasto alla violenza, avvalendosi anche di processi educativi non formali. I coach, gli allenatori e i tecnici saranno aiutati a trattare il tema del bullismo e del cyberbullismo dal punto di vista umano e sportivo, diventando delle figure di riferimento per i loro allievi e le rispettive famiglie.
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