Effetto giorno, la trasmissione di Radio 24 condotta da Simone Spetia, si interroga su che fine farà il carciofo alla giudia dopo il veto da parte del rabbinato di Gerusalemme.
Secondo Elisabetta Fiorito, giornalista di Radio24 e autrice del romanzo “Carciofi alla Giudia”, edizioni Mondadori, è tutta colpa di un malinteso. “C’è un problema con il rabbinato di Gerusalemme – spiega Fiorito – perché i carciofi potrebbero contenere dei vermi, come tutte le verdure, e che quindi non sono strettamente kasher, ovvero puri secondo le regole dell’alimentazione ebraica. Ma la comunità ebraica romana replica: i carciofi sono kasher, tutte le verdure devono essere controllate e lavate accuratamente. Poi la questione è la qualità del carciofo. Le mammole, i carciofi romaneschi verdi e violetti, hanno il cuore molto chiuso ed è difficile che i vermi possano penetrare al suo interno. Il rabbinato di Gerusalemme è forse partito dal carciofo israeliano che non è come quello romanesco, ma è pieno di peli e generalmente facilita la visita dei fastidiosi insetti”.
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