Festival del cinema Corto Corrente, il regista pugliese Giuseppe Massarelli vincitore della decima edizione con “E’ arrivata un’altra farfalla”, sul tema dell’immigrazione
L’analisi di uno dei fenomeni più complessi del nostro tempo attraverso il comportamento di una particolare specie di farfalle riesce a comunicare senza troppe mediazioni, a ragazzi tanto giovani quanto disincantati e incoscientemente cinici, l’imprescindibilità delle migrazioni.
E’ questo il pretesto narrativo del cortometraggio “E’ arrivata un’altra farfalla”, del regista pugliese Giuseppe Massarelli, barlettano d’adozione, con protagonisti gli studenti dell’I.C. “Savio – Montalcini” di Capurso (Bari), vincitore assoluto della decima edizione del Festival del Cinema “Corto Corrente”, il concorso internazionale di cortometraggi a cura dell’Associazione Acis e del Premio “Città di Fiumicino Contro tutte le mafie”, col patrocinio dell’Assessorato alle Politiche Scolastiche e Giovanili del Comune di Fiumicino.
Il regista, che ha composto anche la colonna sonora del lavoro cinematografico, è partito da due suggestioni, una naturalistica, quella, appunto, delle farfalle Monarca, protagoniste di incredibili migrazioni che le portano a percorrere distanze fino a 5.000 chilometri per raggiungere dall’America del nord la California e il Messico; e una di natura storica ed economica, la visita con gli studenti ad una delle tante miniere del nord Europa dove molti italiani emigranti lavoravano.
Tutto comincia in classe dove il professore di scienze spiega ai suoi alunni le migrazioni delle farfalle Monarca e i ragazzi, da una parte capaci di apprendere il fenomeno naturale, si limitano, d’altro canto, sul fenomeno dell’immigrazione in atto in Europa e in Italia, a registrare e riproporre acriticamente stereotipi, commenti e luoghi comuni da cui sono bombardati quotidianamente. A fare breccia nella loro coscienza critica ci penserà però una nonna che, per caso, ascolta i loro commenti e ne resta turbata.
“Questo premio è come se valesse doppio e ci riempie di gioia, non solo per il riconoscimento in sé ma anche perché è la prova che quello che raccontiamo è vero e cioè che se si guarda all’immigrazione senza troppi condizionamenti e pregiudizi, quel fenomeno lo si accoglie diversamente, come pure le persone che porta nel nostro paese”, ha detto il regista Massarelli.
“Quest’anno il Festival Corto Corrente è stato particolarmente dedicato ai giovani, nello specifico agli studenti, i quali, numerosi, hanno presentato diverse opere dedicate alle tematiche a loro più vicine come il bullismo, l’integrazione, la disabilità e la solitudine. Degli oltre 500 corti arrivati più delle metà sono stati quelli esteri, provenienti dalle più disparate zone del mondo, dagli Stati Uniti al Giappone. Caratteristica del concorso di cortometraggi sarà sempre quello di premiare il merito e l’impegno di registi portatori di messaggi sani di responsabilità e professionalità”, ha detto il direttore artistico del Festival Corto Corrente Fernanda De Nitto.
Fra gli altri riconoscimenti, sono da segnalare il Premio Miglior Soggetto all’opera “Arpad Weisz e il littoriale”, del regista bolognese Pier Paolo Paganelli, storia del vittorioso allenatore del Bologna degli anni ’30 vittima delle leggi razziali; il Premio Migliore Fotografia, al regista Alexey Rem, Kazakistan, con l’opera “Waiting”; il Premio del pubblico al corto “Custodia compartida” dello spagnolo Carlus Fabrega.
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