Credito d’imposta per cinema e audiovisivo: tutti gli incentivi alla cultura
La Legge Cinema e le agevolazioni fiscali per il settore. Andersen Tax & Legal organizza, in collaborazione con il MiBACT, il convegno Il nuovo tax credit nel settore cinema e audiovisivo
Alla regia del convegno Il nuovo tax credit nel settore cinema e audiovisivo organizzato oggi a Roma alla Biblioteca del Senato “Giovanni Spadolini”, Andersen Tax & Legal in collaborazione con la DG Cinema del MiBACT, mira a fare chiarezza sulla Legge Cinema. Arrivata a compimento dopo un lungo iter legislativo, questa normativa permette all’industria cinematrografica e dell’audiovisivo (a seguito dell’introduzione della Legge n. 220 del 14/11/2016) di accedere a crediti d’imposta e agevolazioni fiscali applicabili dal 1° gennaio 2017.
Una svolta epocale a favore del mondo del cinema. La nuova Legge Cinema porta infatti a compimento una riforma attesa da oltre cinquant’anni con la creazione di un fondo autonomo per il sostegno dell’industria cinematografica e audiovisiva e pone fine alla discrezionalità nell’attribuzione dei fondi.
La normativa appena entrata in vigore rende disponibili risorse certe per 400 milioni di euro l’anno (oltre il 60% in più rispetto ai fondi attuali) e introduce sistemi automatici di finanziamento con forti incentivi per i giovani autori e per chi investe in nuove sale e a salvaguardia dei cinema storici, con l’obiettivo di raddoppiare gli schermi.
Presso la Sala Capitolare presso il Chiostro del Convento di Santa Maria sopra Minerva, nella Biblioteca “Giovanni Spadolini” del Senato della Repubblica a Roma (h 14.30-18.30, Palazzo della Minerva), il convegno organizzato da Andersen Tax & Legal si propone di essere un’occasione di discussione tra i diversi soggetti operanti nell’industria cinematografica e audiovisiva, mettendo a confronto istituzioni, associazioni di categoria, produttori, distributori cinematografici, registi. Insieme agli esperti di Andersen Tax & Legal, interlocutori privilegiati per soluzioni professionali di consulenza fiscale e legale in questo settore.
Il convegno è volto anche a sviluppare importanti sinergie tra gli operatori di settore e gli investitori per comprendere le esigenze di entrambe le parti e sfruttare al meglio l’opportunità offerta dalla nuova normativa.
Saranno altresì evidenziati i limiti della legge e i suoi risvolti concreti.
«Dal mondo degli investitori bancari», spiega Sabrina Caporale, dottore commercialista e managing partner di Andersen Tax & Legal «sono emerse necessità di chiarimenti attinenti alcuni aspetti del c.d. tax credit “esterno” previsto dalla Legge Cinema, nonché le modalità di cessione dei tax credit nei confronti dei cessionari abilitati dalla citata Legge; nel corso del Convegno, i relatori chiariranno gli aspetti più controversi».
«Grazie alla Camera dei Deputati che ha consentito un celere esame del provvedimento, il ddl Cinema è legge», ha dichiarato il ministro dei beni culturali e del turismo, Dario Franceschini, «L’approvazione rapida e senza modifiche del testo ha permesso che questa legge sia in vigore, già con i decreti attuativi, dal gennaio 2018. Si tratta di una riforma molto attesa e ben preparata nei lavori della commissione Cultura al Senato che prevede la creazione di un fondo completamente autonomo per il sostegno dell’industria cinematografica e audiovisiva e pone fine alla discrezionalità. Grazie al nuovo ddl si interviene in modo sistemico sulla disciplina del settore del cinema e della produzione audiovisiva, riconoscendo il ruolo strategico dell’industria cinematografica come veicolo formidabile di formazione culturale e di promozione del Paese all’estero».
A beneficiare dei tax credit sono le imprese esterne al settore che investono nel cinema italiano; le imprese di produzione, distribuzione e post-produzione; i distributori che programmano il cinema italiano incentivando la concorrenza e aumentando le quote di mercato; le imprese italiane che lavorano per produzioni straniere; e gli esercenti che gestiscono le sale. Evidenti le ripercussioni positive sull’intero settore che, in sofferenza da tempo, auspicava incentivi fiscali che riscattassero il fondamentale ruolo di formazione culturale del cinema italiano e incentivassero produzioni cinematografiche che promuovono l’Italia come Paese d’arte nel mondo.
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