Festa della donna e lavoro
L’Italia è fanalino di coda in Europa per quanto riguarda l’occupazione femminile. L’Osservatorio Statistico dei Consulenti del Lavoro, in occasione della Festa delle donne dell’8 marzo, ha analizzato i riflessi della bassa partecipazione delle donne, ed in particolare delle madri, al mercato del lavoro mettendo a fuoco le gravi conseguenze anche sul piano pensionistico. Dall’analisi risulta che carriere discontinue e orario di lavoro ridotto rendono la pensione delle donne un miraggio, poiché non consentono di alimentare in modo continuo le loro posizioni previdenziali. La gestione dei tempi di lavoro e di cura dei figli rappresenta una dimensione rilevante per il tema dell’occupazione femminile. Le donne con almeno un figlio fanno registrare un tasso di occupazione inferiore di oltre 15 punti percentuali rispetto a quello delle donne senza figli. Al crescere del numero di figli diminuisce proporzionalmente il tasso di occupazione femminile. Prendendo a riferimento il tasso di occupazione delle donne senza figli (70,8%), questo scende di oltre 8 punti per le mamme con un solo figlio (62,2%), di oltre 18 punti in caso di due figli (52,6%) e di oltre 22 punti percentuali (39,7%) nel caso di almeno tre figli. Il livello di istruzione ha la sua importanza, perché per le donne laureate la maternità non ha un impatto così significativo sulla partecipazione al mercato del lavoro come invece per le donne con il diploma o la licenza media, ma l’assenza di una vera rete pubblica di protezione sociale, il lavoro rappresenta un lusso per le donne, poiché molto spesso lo stipendio non basta a coprire le spese sostenute per l’asilo nido ed i servizi di baby-sitting.
guarda anche: http://www.viviroma.tv/category/attualita/eventi/
Scrivi a: redazione@viviroma.tv