Di Riccardo Iacona e di Cristina De Ritis
“CITTADINI ALLA RISCOSSA”
1 ottobre 2018 ore 21.15 RAI3
Cosa accade quando i cittadini si sentono abbandonati dalle istituzioni, dallo Stato o dai partiti di ogni colore? PresaDiretta ha fatto un viaggio per raccontare le iniziative nate dal basso dove le soluzioni si trovano insieme. Storie di “CITTADINI ALLA RISCOSSA” nella puntata di Presadiretta in onda lunedì 1 ottobre alle 21.15 su Rai3.
Le telecamere di Presadiretta hanno attraversato i quartieri di Roma per vedere come si organizzano i cittadini che hanno deciso di prendere di petto il problema del verde pubblico della Capitale, sulle pagine di tutti i giornali per le denunce di abbandono e le proteste dei cittadini.
Il lungo viaggio nel degrado romano parte dal Parco archeologico di Centocelle, un tesoro enorme inutilizzato di cui rimane sulla carta solo il progetto approvato dal comune di Roma: un bellissimo disegno in cui la zona archeologica è circondata da verde attrezzato, piste ciclabili e persino una vasca per il canottaggio. Che cosa è rimasto di quel progetto?
E poi ancora il cuore della Capitale strappato all’abbandono grazie ai cittadini volenterosi. Dal Colosseo, alla Piramide Cestia, dall’Auditorium a Villa Pamphili, Presadiretta raccoglie le testimonianze di chi si organizza per rendere vivibile la città.
Per il Movimento Retake, per esempio, invece il decoro urbano è un aspetto fondamentale. E sono tantissimi i romani che la pensano così. Solo nel 2017 Retake ha coinvolto 6mila persone in 565 interventi di pulizia. Di fatto è il più grande movimento di cittadini attivi a Roma. Sono così tante le energie dei cittadini che l’associazione ha messo in moto che lo scorso marzo il presidente Sergio Mattarella ha premiato uno dei volontari con il prestigioso titolo di alfiere della repubblica.
Ma bastano i cittadini volenterosi per risollevare le sorti di una città? Lo Stato, le amministrazioni pubbliche, come si pongono di fronte a queste iniziative che nascono dal basso?
“Cittadini alla riscossa” è una riflessione sulla fragilità della democrazia e sulla necessità di trovare nuovi strumenti di dialogo con la società civile.
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