Fino al 28 novembre la II edizione del Women’s Art Independent Festival (W.A.I.F.), il festival dedicato alle donne diretto da Claudio Miani e organizzato da Officina d’Arte OutOut, che si svolgerà nelle suggestive mura di Palazzo Doria Pamphilj a Valmontone.
Ad aprire la manifestazione nella giornata mondiale contro la violenza sulle donne saranno: l’Assessore alla Cultura del Comune di Valmontone Matteo Leone insieme con la delegata alle Politiche Sociali del Comune di Valmontone Floriana Nardecchia e la Presidente IX Commissione – Lavoro, formazione, politiche giovanili, pari opportunità, istruzione, diritto allo studio del Consiglio regionale del Lazio Eleonora Mattia, da sempre in prima linea per i diritti della donna e reduce dal successo della legge regionale sulla parità salariale.
A seguire ci sarà anche l’atteso opening dell’installazione d’arte concettuale Renoir – Il collezionista di Mondi, a cura del direttore artistico Claudio Miani, Niccolò Ratto e Renato Florindi con la supervisione artistica di Mauro Malagrande e il contributo espressivo di Giulia Di Quilio (madrina della manifestazione). Nel progetto si affronta il tema della cosmogonia attraverso un’istallazione concettuale dal forte richiamo mitopoietico, con l’obiettivo di stimolare un’esperienza immersiva dal contorno vagamente sciamanico. Qui si fondono alcune visioni sulla nascita dell’Universo proprie delle trazioni orientali e occidentali, diventando uno strumento per valorizzare la figura della donna.
L’attrice e conduttrice del programma di successo di Rai3 Le parole per dirlo Noemi Gherrero e l’attrice Elisa Forte, invece, si confronteranno nell’incontro “Parole di Donna”, moderato dal direttore artistico, per affrontare l’importanza delle parole in una società che è ormai focalizzata solo sulle immagini.
Quanto sono importanti le parole che vengono dette, analizzate, pensate, studiate. Che influenza hanno sui nostri rapporti in assoluto e maggiormente oggi in un’epoca dove bastano pochi tweet per fare comunicazione e tendenza?
La tv, il teatro, il cinema, l’arte che ruolo hanno nella comunicazione verbale? Come si può formare e sensibilizzare verso una parità di diritti e possibilità, sempre più necessarie? In che condizione è oggi la nostra cultura se l’analizzassimo in rapporto ai ruoli ricoperti da uomini e donne e come è possibile spiegare, in una società oramai focalizzata sull’immagine, l’importanza delle parole per educare le nuove generazioni?
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