Vita da Pingitore

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Tutti pazzi per l’ormai 90enne Ninni, come lo chiamano gli intimi, lucidissimo e dall’aria furbetta e sorniona come sempre, uno che racconta di non aver mai lavorato ma di aver agito solo per amore e curiosità.

Ci voleva un docufilm diretto da Mirko Alivernini per mettere in fila vita, opere e miracoli di Pierfrancesco Pingitore, il re della satira pungente e trashona quel tanto che basta per divertire e scatenare risate, tra comici e bellone con le cosce al vento e balletti più o meno improbabili.

Quel geniale Pingitore col Borsalino sempre in testa che ha lanciato nel firmamento delle stelle e trasformato in soubrette fanciulle belle e sensuali come Pamela Prati (“E’ il mio maestro, il mio tutto”, mormora), Valeria Marini e tante altre.

“Vita da Pingitore” si intitola il docufilm girato e montato in postproduzione con gli Smartphone come fa da ormai 6 anni il regista Alivernini con ottimi risultati, presentato in un’attesissima anteprima ad inviti sere fa al Salone Margherita, il meraviglioso teatro liberty della Banca d’Italia in via Due Macelli che ha sfrattato armi e “babaglini” tutto il carrozzone pingitoriano ed ora apre solo per eventi speciali.

Che viene da chiedersi ma perché un tale monumento deve funzionare ogni tanto? Forse l’affitto sarà stellare?

Eppure dentro e fuori è rimasto tutto intatto, tutto identico, anche le stesse guardie giurate all’ingresso che ti riconoscono e ti salutano.

Tanto che quando arriva Valeria nostra corre subito dietro le quinte in quello che fu il suo camerino per respirare ancora quell’aria magica con un bel pizzico di nostalgia. Lei del resto 5 anni fa è stata l’ultima primadonna in scena (con Morgana Giovannini e il resto del cast) con lo spettacolo “La Presidente”, uno show profetico, come dice lo stesso Ninni, visto che poco dopo Giorgia Meloni è diventata Presidente del Consiglio.

pingitore

GABRIELLA SASSONE PIERFRANCESCO PINGITORE

E sì, diciamolo subito è stata una seratona amarcord, con qualche lacrimuccia pronta a inumidire gli occhi dei presenti e con tanti amici storici e colleghi di Pingitore arrivati a festeggiarlo, comprese tutte le sue soubrette, che ormai in questi anni senza “il papà artistico” si son dovute riciclare per campare tra reality-trash e il recente mezzo flop di Carlo Conti “Ne vedremo delle belle” su Rai1, vinto da Lorenza Mario, presente anche lei alla serata.

Ma tutte serbano nel cuore quel teatro e quegli spettacoli che le hanno portate alla ribalta e dato un successo forse non più replicabile.

Tra i primi ad arrivare la sempre effervescente Marisa Laurito (“Ninni è stato il primo a fare satira politica in questo teatro stupendo”) e il mitologico Renzo Arbore che dell’amico dice subito “E’ un artefice della bella e sana risata italiana”.

Renzo siede in prima fila tra i velluti rossi accanto al fido Ugo Porcelli e a Carla Vistarini, autrice tv e di canzoni strafamose che con Castellacci e Pingitore ha firmato successi come “Creme Caramel”, “Saluti e baci” e Champagne”.

Tra telecamere ardenti e flash impazienti sfilano via via Matilde Brandi col promesso sposo Francesco Tafanelli, Pippo Franco (“Abbiamo interpretato per anni le assurdità del nostro tempo”) con la moglie Piera, Martufello, Patrizia Pellegrino, Emy Bergamo, Morgana Giovanetti, Nadia Rinaldi, Roberta Beta, Manuela Zero, Giuseppe Pedersoli, Pietro Romano. Tutti baciano e abbracciano la costumista Graziella Pera, la più emozionata di tutti, scortata dalla sorella Gabriella.

Presente anche Loredana Cannata, attrice sempre bellissima, reduce dal premio Settecolli al Campidoglio.

Il mitico mago Silvan, al secolo Aldo Savoldello, sempre charmant e che parla con un filo di voce come un lord inglese siede accanto allo scenografo cult Gaetani Castelli: sembrano due faraoni monumentali per quanto cercano di mantenersi bene alla ricerca dell’eterna giovinezza, ma ormai anche loro hanno 88 anni il primo e 86 il secondo.

Ecco il superpoliziotto Antonio Del Greco che abbraccia il King Rino Barillari e la moglie Antonella Mastrosanti; arrivano lo storico ballerino del Bagaglino Jean Michel Danquin, l’esplosiva Luciana Frazzetto con Vincenzo Della Corte, l’ex ballerina ora giornalista tv Alessandra Pesaturo sempre bella, Federica De Denaro di Rai1 e lo scrittore Niky Marcelli con la compagna Giulia. E chissà se dimentico qualcuno.

L’attesa, manco a dirlo, è tutta per le due dame primedonne nell’anima: Pamela e Valeria. I paparazzi scommettono su quale delle due si farà attendere di più.

E ovviamente vince la Marini che fa il suo ingresso da star per ultima, circondata da telecamere e flash che la seguono passo passo e fanno esclamare ironicamente a Domenico Marocchi del programma “La volta buona”: “Manco la regina Camilla ha avuto questo trattamento!”.

Rose di vari colori offerte all’ingresso a tutte le dame: alla fine della proiezione Pamela, Valeria, Matilde, Lorenza, Patrizia e company si alzano in piedi per applaudire Pingitore e lanciano le loro rose sul palco, ricambiando per una volta l’omaggio che per anni hanno ricevuto loro dal pubblico. Ninni emozionato chiama tutti sul palco per i ringraziamenti finali.

La commozione però dura per tutta l’ora della proiezione di “Una vita da Pingitore” che riporta le testimonianze di tutti quelli che hanno avuto a che fare col regista, autore e drammaturgo nella sua lunga carriera, intervistato per l’occasione dal giovane Niccolò Tognalini con la curiosità di un giovane che vuole scoprire tutto.

Si parte dalla nascita del Bagaglino nella grotta di via della Campanella, si arriva al Salone Margherita, si incontrano tanti artisti, tanti amici, donne meravigliose.

Si vedono Oreste Lionello, Gabriella Ferri, Pino Caruso, Pippo Franco, Leo Gullotta, la Marini, la Prati, Enrico Montesano, Pino Caruso, Martufello, Manuela Villa, la Giovannetti, Federico Perrotta e tutto il “bagaglione” che è passato su quelle tavole.

Si ricordano i politici che popolarono la lunga avventura iniziata con “Biberon” e proseguita per vent’anni con risultati esaltanti. Decine e decine di puntate. Decine e decine di milioni di spettatori.

E ancora, il cinema di Ninni con “Remo e Romolo” e “Nerone” e “L’Imbranato” e decine d’altri. Poi irrompe la fiction televisiva con “Ladri si nasce”, campione di presenze di quell’anno con più di nove milioni di telespettatori. E venti altri titoli.

Nei ricordi di Pingitore non manca la Crociera del vecchio Bagaglino del ’67 su un brigantino-goletta, il “Costa del sol”, col quale fu portato lo show in tutti i porti turistici, da Positano a Montecarlo e ritorno.

E infine la trilogia teatrale dedicata al tramonto di Mussolini, da Villa Torlonia al Gran Sasso, messa in scena nei luoghi in cui ebbero luogo i fatti. E mille altri momenti imperdibili. Insomma, un imperdibile excursus tra vita, opere e miracoli del geniale regista.

Lui confessa: “Ho accettato di raccontare un po’ della mia vita, quella dedicata allo spettacolo, teatro, cinema, televisione, in una galoppata lunga sessanta e più anni, cercando di non annoiare.

E citando un po’ alla rinfusa le tante opere, i fatti e i misfatti compiuti in questi decenni, con la complicità di Castellacci e Vistarini. E un lungo elenco di collaboratori indispensabili.

Ho voluto soprattutto sperimentare la tecnica formidabile di cui Mirko Alivernini è portatore di talento e che rivoluziona il modo di fare cinema”. L’evento ha sostenuto la Fondazione Neuromed per la formazione di nuovi giovani talenti impegnati nello studio delle neuroscienze, che possano prendersi cura delle fondamentali funzioni legate all’attività cerebrale umana: la memoria ed in generale il buon funzionamento dell’intelletto umano. Baci, abbracci, lacrimucce, applausi focosi prima del brindisi al buffet. Sipario!

Fonte: https://m.dagospia.com/cafonal/cafonalissimo-vita-pingitore-al-salone-margherita-seratona-amarcord-per-431376

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