E Ballare diventa sinonimo di Sognare
Viviamo cambiandoci d’abito in continuazione. Vestiamo indumenti, indossiamo maschere con tale facilità da aver perso il conto dei ruoli che interpretiamo nelle molteplici relazioni quotidiane.
Per gli artisti questa dinamica diventa spesso peculiare, al punto che il “personaggio” – l’alter ego artistico – è talmente costruito da essere agli antipodi della persona che si cela dietro il “trucco”.
Andrea Amarù è l’eccezione bella, il caso in cui la distanza tra l’uomo e l’artista si annulla a tal punto da rendere quasi superfluo il passaggio in camerino prima di andare in scena.
Il cantautore torinese di origini siciliane proviene da una lunga gavetta, e tutte le sue esperienze gli hanno permesso di capire come la purezza in musica ripaghi. Maggiore è la spontaneità con cui il cantante si pone al pubblico, più solido sarà il legame che si creerà tra i due estremi del palcoscenico.
Le difficoltà che Andrea Amarù ha affrontato nel corso degli anni, non solo lo hanno fatto diventare uomo, ma al contempo artista più consapevole dei propri mezzi: l’uomo e l’artista coincidono. E se spesso le asperità del mondo conducono l’artista ad approfondire il lato amaro dell’esistenza, traducendo in musica la necessità di rivalsa, ciò che sorprende nella musica dal cantautore è la levità e il gusto per il lato gioioso della vita.
Il nuovo singolo Baila (è un sogno) -Gadai Music/TuneCore- realizzato insieme al rapper Zakyz è un inno alla leggerezza, un reggaeton sorprendente in quanto non germoglia dalla consueta strategia a tavolino per riempire le discoteche nel periodo estivo. Partendo dagli ostacoli superati nella realtà e nella carriera, Andrea Amarù lancia un messaggio di speranza e spensieratezza: perché anche i momenti più pesanti, se affrontati a tempo di danza perdono gran parte della loro massa gravitazionale.
E ballare diventa sinonimo di sognare.
Il Singolo
L’invito arriva subito in principio, e suona come un divieto: proibito restare fermi!Ecco l’effetto dei primi impulsi ritmici di Baila (è un sogno), il nuovo singolo di Andrea Amarù in collaborazione col rapper Zakyz.
C’è l’evocazione di una musica di festa che viene da lontano – un richiamo nemico di ogni staticità -. C’è il profumo inebriante della compagna – un segnale che non permette immobilismo -. Sono tutte tentazioni, attrattive del pifferaio magico che guidano AndreaAmarù verso l’inevitabilità della danza.
Baila (è un sogno) esplode nel ritornello, cuore pulsante di un’onda che coinvolge, con quella promessa di spiaggia ed estate che sa di sogno. L’idea che l’onirico sia strettamente legato alla danza, con il suo abbraccio passionale, è al contempo sinonimo di connubio amoroso.
Reggaeton l’andamento, dance la cassa in quattro, pennellate di chitarra flamengo e poi il tocco finale: Zakyz. La collaborazione infonde l’inaspettato lessico rap intriso di vocoder, il linguaggio delle nuove generazioni.
Perché nel sogno del ballo ci ritroviamo tutti, in ogni generazione e in ogni epoca. In quella strana danza che è la vita, tutto il tempo che abbiamo speso ballando ci ha fatto riscoprire la sintonia con il movimento circolare della quotidianità del sole che sorge e tramonta, degli astri che si rincorrono e del vivere stesso con il suo andamento circolare.
E ballare diventa sinonimo di sognare.
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