Gli ultimi appuntamenti
24 settembre Verona
1 ottobre Palermo
Ultimi appuntamenti live per ASSALTI FRONTALI. La formazione sarà dal vivo al Festival Paratodos di Verona il prossimo 24 settembre e, a seguire, al Booq Fest di Palermo l’1 ottobre, per concludere un tour che dallo scorso luglio ha visto Assalti Frontali live in tutta Italia per presentare il nuovo album “Courage”.
“Courage” è il decimo capitolo discografico che si aggiunge alla lunga storia di Assalti, che, dagli albori di Onda Rossa Posse e “Batti il tuo Tempo”, brano-manifesto di una generazione considerato il primo testo in italiano che ha accettato e vinto la sfida di portare il rap in Italia, sino al doppio antologico 1990-2020, è costellata di rime che sono divenute cardine e fondamento del movimento Rap e Hip-Hop italiano.
In questi decenni, Militant A ha saputo descrivere come nessun altro le storie di lotta che la propria generazione, e quelle successive, hanno dovuto combattere per ottenere rispetto, dignità, giustizia. La sua scrittura, autentica poesia, è divenuta modello per chiunque si sia approcciato al genere Rap in Italia.
“COURAGE” – IL DISCO
Per il nuovo disco, Militant A ha affidato la produzione musicale quasi interamente a Luca D’Aversa. I due si sono conosciuti in occasione della produzione di “Compagno Orso”, canzone scritta per il disco “Her dem amade me” (2020) dedicato a Lorenzo Orsetti. Vicini di casa e soprattutto in grande sintonia artistica hanno continuato a lavorare per l’album “Courage” nell’Albero Recording Studio, anche perché Bonnot, Dj del gruppo e produttore dei precedenti dischi si è nel frattempo trasferito alle Canarie dopo il periodo della pandemia. Bonnot ha curato la canzone che dà il titolo al disco, “Courage”, e “Vecchi pirati” in collaborazione con Luca D’Aversa.
Il disco vede anche la prestigiosa collaborazione di Daniele Tittarelli al Sax e Pietro Lussu al pianoforte, due jazzisti che fanno concerti in tutto il mondo, oltre alla presenza di due giovani cori d’eccezione: il “Coro se… sta voce” presente nel brano “Difendi l’albero” e del Piccolo Coro dell’Antoniano nella canzone “Gol Gol Rap” che ha anticipato l’album nei mesi scorsi.
Link al video “Gol Gol Rap” su youtube: https://youtu.be/mEb1PmeZEUc
Giovani collaborazioni nate sull’onda dell’impegno che Militant A dedica da molto tempo all’educazione delle nuove generazioni, attraverso laboratori di Rap in Italia e all’estero, e che negli anni lo ha portato alla pubblicazione di canzoni che sono diventati in alcuni casi veri e propri inni di lotta per i diritti degli studenti, o canzoni di forte denuncia ambientale.
Educazione e impegno per l’ambiente sono solo alcuni dei temi centrali del disco, che, attraversando tematiche come la gestione della pandemia, le comunità frantumate, la guerra, l’emergenza climatica, ci parla del mondo che stiamo vivendo e ci dà una risposta che è nel titolo, che ci dice di vincere la paura, di trovare il courage che sta nella comunità e dentro di noi.
Il nuovo lavoro di Assalti Frontali si impone come la colonna sonora di questi anni che hanno trasformato le nostre vite, inneggiando al coraggio di credere al futuro in un mondo che non ne ha più.
È come se qualcuno ti batte la spalla e ti dice: “Non sei solo, ci siamo anche noi, fatti forza, esponiamoci insieme, andiamo a vedere che c’è nel mondo nuovo…”.
Quello che lasciamo è uno mondo dove anche prendere parola è un atto di coraggio.
È un mondo completamente cambiato rispetto a pochi anni fa.
E il disco si rivolge proprio a chi deve affrontare questo futuro, alle nuove generazioni.
L’arteducazione, il rap, la capacità di tirare fuori il meglio da sé, di risvegliarsi, di vincere la paura e ribellarsi alle ingiustizie con il ritmo, la gioia, la bellezza della vita e della comunità è il lavoro che Militant A fa nelle scuole e nei quartieri ed emerge nel disco a ogni traccia.
Il messaggio è chiaro: fare comunità, fare squadra, giocare di sponda.
Il disco si rivolge a quelli che combattono per il clima, a quelli che giocano a pallone nel calcio popolare, a quelli che non vogliono la guerra, a quelli che non vogliono la caccia alle streghe, si rivolge a chi arriva dopo, raccontando cosa viviamo noi, noi siamo strumenti per quelli che arrivano dopo, perché siamo stati schiacciati, l’aggressione è stata violentissima, e chi non è d’accordo con questo mondo senza speranza viene inserito nella lista di proscrizione e bandito.
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