Chiara Lodoli, cuore d’oro e anima noir
Dopo alcune interpretazioni teatrali ed una campagna promozionale per Armani, la bella attrice romana è stata scelta dal regista Gianpiero Alicchio per il road-movie di Francesco Monte: “Il sogno? Affermarmi come attrice per aiutare i reietti della società”
Ricorda un po’ il fascino acerbo di Natasha Hovey in “Acqua e sapone”, ma anche la bellezza aspra e selvaggia delle fiere donne della Barbagia. E, proprio per quella sensualità per nulla convenzionale, è stata scelta dal regista Gianpiero Alicchio – vincitore del 53° Golden Globe nel 2013 – per il road-movie “Siamo già domani”, il videoclip che segna il debutto musicale di Francesco Monte.
Dopo diverse esperienze teatrali ed una campagna pubblicitaria per la maison Armani, Chiara Lodoli – algida bellezza in All Star – torna in scena in un attesissimo short-film prodotto da Olé Artist.
Modella romana di 24 anni, ambientalista integralista (“guai a chi getta un mozzicone per terra…”), una laurea in scienze della comunicazione alla Sapienza, aspettando l’Oscar come migliore attrice – per il momento – si candida alla nomination per il Nobel alla bontà visto che – come lei stessa confessa – “vorrei diventare famosa non per appagare un egocentrismo che sinceramente non ho, ma solo per costruire una struttura di ricovero in cui ospitare i clochard romani e per ripagare i miei genitori di tutti i sacrifici fatti in questi anni”.
Figlia d’arte (suo padre – Luigi Lodoli – è stato un apprezzatissimo attore teatrale), Chiara ha respirato l’arte della recitazione fin da piccola, “ma l’idea di fare l’attrice – precisa – è tutta mia”.
Nel suo viso si legge l’esile candore di una bellezza purpurea, ma nell’anima ha la grinta di chi, più che nella principessa Sissy, si identifica nel ruolo maledetto di un personaggio horror: “Al corso di cinema – racconta – la parte che mi riusciva meglio era sempre quella della psicopatica e della pazza killer. Sul set mi trovo a mio agio quando devo interpretare personaggi border-line, con una personalità socio-patica e deviata e un’anima spiccatamente noir”.
E su di lei ha espresso giudizi entusiasti anche lo stesso regista Alicchio: “Chiara – spiega – l’abbiamo scelta inizialmente per la sua fisicità. Però, al di là di una bellezza oggettiva, quello che ci ha colpito di più è stato quello sguardo trasognante che sprigiona sensibilità e profondità d’animo. Chiara ha due occhi che raccontano un percorso di vita non banale. E’ una professionista autentica che, però, nelle sue interpretazioni mette sempre grande passione ed entusiasmo. E’ un’attrice vera, ma soprattutto una persona speciale e questa combinazione di virtù ne ha fatto una risorsa preziosissima per il mio lavoro ed un prospetto di grande valore per tutto il cinema italiano”.
Foto di Saverio Sandi
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