Salvatore Accardo, Ezio Bosso, Richard Stoltzman, Paco Peña e Amnon Weinstein all’esibizione internazionale
Salvatore Accardo, Ezio Bosso, Richard Stoltzman, Paco Peña e Amnon Weinstein grandi protagonisti di Cremona Musica (27-29 settembre). Gli artisti di fama internazionale sono stati insigniti del prestigioso riconoscimento durante la manifestazione nella capitale della musica.
Il leggendario violinista Salvatore Accardo ha ritirato oggi il Cremona Musica Award nella categoria “performance – archi”. «Il mio pensiero è rivolto ai giovani che intraprendono questa strada – ha detto Accardo-, la mia raccomandazione principale è di prestare particolare attenzione alla scrittura. La musica contemporanea è molto difficile e anche la sua scrittura, per questo per suonarla bisogna avere una tecnica notevole».
Il maestro Accardo è cittadino onorario di Cremona dal 1986 e da sempre un grande amico di questa città e lo ha dimostrato anche negli anni, uno dei più importanti interpreti del violino del nostro tempo, capace di un repertorio che spazia dal barocco alla musica contemporanea, da sempre sulle corde della grande liuteria cremonese, da Stradivari a Guarneri. In Salvatore Accardo, ragione e passione, demoniaco ed apollineo, si equilibrano in una alchimia saggia e peculiare al tempo stesso.
Ad Ezio Bosso il Cremona Musica Award nella categoria “comunicazione”. Durante l’evento l’artista ha presentato il progetto “Che Storia è la Musica”, insieme al produttore e co-autore del programma, Angelo Bozzolini, il direttore di Rai3, Stefano Coletta, e il membro del CdA RAI, Beatrice Coletti. Direttore d’orchestra e compositore, Bosso con la sua passione e il suo carisma è stato in grado di portare la musica classica al grande pubblico. «Io in televisione in realtà non ci volevo andare- ha dichiarato Bosso ritirando il premio-, ma me lo chiedevano tutti, allora ho detto che sarei andato solo se avessi potuto parlare della musica che mi appartiene, in prima serata. Volevamo dimostrare che non bisogna avere paura della musica. Beethoven è stato il primo a dirlo, voleva che la musica non fosse di pochi oligarchi, ma delle persone». «Mai avrei pensato di premiare Ezio Bosso e sono emozionato- ha detto il Presidente di CremonaFiere Roberto Zanchi -. Cremona ha bisogno di amici nel campo della musica di questo livello.
Oggi Bosso viene premiato per la divulgazione e la cosa sicura è che qualsiasi cosa farà, la farà con quella passione, entusiasmo ed energia davanti alla quale tutti noi ci sentiamo piccoli». «Dirigere un’orchestra è una forma di magia- ha detto ancora Bosso- e mi piace coinvolgervi le persone. Questo premio, che mi commuove, è un premio nostro perché la musica si fa insieme».
Il clarinettista Richard Stoltzman si è invece aggiudicato il Cremona Musica Award nella categoria “performance – fiati”, per la portata storica della sua attività concertistica. Stoltzman è stato infatti il primo clarinettista classico a tenere recital con il clarinetto in templi della musica come la Carnegie Hall e l’Hollywood Bowl ed è inoltre un grande sperimentatore e un mentore per tantissimi giovani musicisti. Richard Stoltzman è uno dei massimi musicisti del nostro tempo: grazie alla sua unica sensibilità e ad una notevole versatilità, ha saputo reinventare il ruolo del clarinetto, innovandone il linguaggio e l’espressività. Primo clarinettista nella storia ad aver tenuto un recital di clarinetto all’Hollywood Bowl e alla Carnegie Hall, vincitore di due Grammy Awards, incessante innovatore e animatore della scena musicale contemporanea, Richard Stoltzman eccelle sia nel repertorio classico, sia nel jazz (spesso al fianco di giganti come Woody Herman, Wayne Shorter, Chick Corea). Stoltzman è un esempio di musicista che incarna perfettamente il senso odierno della musica, sfuggendo ad ogni tentativo di categorizzazione e rappresentando un modello di creatività ed eccellenza per varie generazioni di musicisti.
Uno spazio privilegiato è stato dedicato alla tradizione della chitarra flamenca con il leggendario chitarrista Paco Peña, che si è aggiudicato il Cremona Musica Award nella categoria “performance – chitarra” per l’inestimabile lavoro come ambasciatore culturale d’eccezione di una delle tradizioni più coraggiose della cultura spagnola come il flamenco, che grazie a persone come lui acquista un carattere autentico e innovatore allo stesso tempo.
«Sono commosso da tanta generosità e riconosco che si tratta di un evento meraviglioso per la sua unicità – ha dichiarato il maestro Peña-. Il suono della chitarra flamenca si unisce sotto il nome della cultura tutta perché la chitarra rappresenta passione e grazia in un unico nome».
Per la categoria “progetto” il premio è stato assegnato al liutaio israeliano Amnon Weinstein per il suo progetto “Violins of Hope”, la toccante esposizione di strumenti appartenuti alle vittime dell’olocausto e provenienti anche dai campi di concentramento. Un progetto che mostra con forza la potenza della musica. Weinstein dal 1996 è dedicato al recupero dei violini appartenuti alle vittime dell’olocausto e che ha portato al restauro di 81 violini e alla ricostruzione delle storie dei loro proprietari. Un percorso di memoria divenuto poi una mostra che sta emozionando il mondo, giunta in questi giorni a Cremona dopo un lungo tour europeo e nelle Americhe.
Importante riconoscimento a cui Cremona Musica ha riservato un ampio spazio è anche il Premio Abbiati del disco, uno dei più importanti riconoscimenti in Italia in ambito musicale che individua i migliori protagonisti, eventi e progetti di musica dal vivo. Con il Premio Abbiati del disco l’Associazione nazionale critici musicali amplia la propria storica attività d’indagine collegiale alla musica registrata, per contribuire alla conoscenza di prodotti recenti che abbiano un rapporto stretto con l’industria culturale e la storia musicale italiana e internazionale. «È una avventura nuova- ha spiegato Angelo Foletto, Presidente associazione critici musicali-, ma volevamo entrare in questo ambiente. Cremona Musica era il posto giusto per questo esordio, dove l’anima artistica e commerciale della musica si incontrano. Ci siamo decisi ad entrare in questo ambito anche perché il disco è un po’ in discesa, ma i dischi hanno un valore al di là del successo commerciale, e meritano una nostra segnalazione. Ascoltare un CD o guardare un Dvd non è solo un grande piacere, ma è altrettanto degno di attenzione rispetto ad un ascolto dal vivo, questo è il nostro messaggio».
I premiati:
HÄNDEL, SERSE
Fagioli, Genaux, Aspromonte, Mastroni, Galou – Maxim Emelyanychev/Il Pomo d’Oro – DEUTSCHE GRAMMOPHON
BRAHMS, SINFONIE 1-4
Daniel Barenboim/ Staatskapelle Berlin – DEUTSCHE GRAMMOPHON
MESSA PER ROSSINI
Siri, Simeoni, Berrugi, Piazzola, Zanellato – Riccardo Chailly/ Coro e Orchestra del Teatro alla Scala – DECCA
SCHUBERT/ZENDER, WINTERREISE
Julian Prégardien tenore – Robert Reimern/solisti della Deutsche Radio Philharmonie – ALPHA CLASSICS
LEO, RESPONSORIA
Giovanni Acciai/Nova Ars Cantandi – ARCHIV
MESSIAEN, CATALOGUE D’OISEAUX
Ciro Longobardi pianoforte – PIANO CLASSICS
GIULIO CESARE, A BAROQUE HERO
Raffaele Pe controtenore – Luca Giardini/La Lira di Orfeo – GLOSSA MUSIC
AMBROSINI, TROMPER L’OREILLE
Daniele Ruggieri flauto, Orvieto, Savron, Teodoro, Torresan, Vidolin – STRADIVARIUS
THE JOHN ADAMS EDITION
Adams, Dudamel, Gilbert, Petrenko Rattle/BPO – BERLINER PHILHARMONIKER RECORDINGS
ROSSINI, PÉCHÉS DE VIEILLESSE – Chamber Music and Rarities
Alessandro Marangoni pianoforte – NAXO