50 anni e sono ancora mia
scritto e diretto da
PINO AMMENDOLA
Stefano De Meo Tastiere / Paola Caridi Batteria
Pino Iodice Chitarra / Andrea Pintucci Basso
Arrangiamenti Stefano De Meo / Video Claudio Ammendola,
Coreografie Jacqueline Chenal / Allestimento Scenico Raffaele Golino
A 50 ANNI DAL ’68 UN VIAGGIO NELLA CANZONE FEMMINILE PER RACCONTARE LA STORIA CHE CAMBIA
Presentato dal Centro Mediterraneo delle Arti e dal MiBact con la collaborazione di Heliconia, Giovedì 8 Marzo presso l’Auditorium Parco della Musica /Sala Petrassi, andrà in scena 50 ANNI E SONO ANCORA MIA, interpretato da Maria Letizia Gorga e scritto e diretto da Pino Ammendola.
L’attrice e cantante sarà accompagnata sul palco da una formazione pop-rock di quattro musicisti: Stefano De Meo alle tastiere, Pino Iodice alla chitarra, Paola Caridi alla batteria e Andrea Pintucci al Basso. Gli arrangiamenti sono di Stefano De Meo, le coreografie di Jacqueline Chenal, l’allestimento scenico di Raffaele Golino e i filmati a cura di Claudio Ammendola.
A cinquanta anni da quel ’68 che cambiò la nostra società, va in scena uno spettacolo che rievoca la storia e se ne fa memoria, attraverso la canzone femminile, con brani-simbolo di un’epoca che ha cambiato il ruolo delle donne nella coscienza collettiva.
Nei panni di una cantante che inaugura uno spazio divenuto oggi Casa delle donne e poi nei panni di sua madre che 50 anni prima, incinta di lei, occupò quel luogo, Maria Letizia Gorga interpreta i pezzi più significativi del decennio a cavallo del ’68: da “Noi le donne noi” a “Gianna”, passando per “Gli uomini non cambiano” a “Il Kobra” e “Qui e là”. Un divertente percorso musicale nel mondo femminile, che si libera proprio in quegli anni, dell’immagine rassicurante della donna madre, moglie e massaia e scuote tutti al grido di “tremate, tremate, le streghe son tornate!”.
“50 Anni e Sono Ancora Mia, è uno spettacolo che ci piace molto portare in scena, ci ricorda Pino Ammendola, autore e regista, perché sottolinea le vere conquiste delle donne, quelle che sono rimaste fino ad oggi!” “Si diceva IO SONO MIA e mai come oggi di quel grido c’è bisogno!” Aggiunge Maria Letizia Gorga. Ci piace raccontare con leggerezza, come solo la musica sa fare, la storia di un percorso che non deve fermarsi, che deve continuare ad andare avanti…”
Un viaggio insomma nella nostra memoria, compiuto attraverso la canzone popolare, vero e proprio elemento di raccordo tra le generazioni.
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