Laltradanza presenta
is there
LIFE ON EARTH MARS?
Liberamente ispirato a Lazarus
un musical di David Bowie e Enda Walsh
adattamento e regia Alessandro Marino
con Matteo Fedele, Carolina Piccioli, Silvia Marconi, Sofia De Bono, Patrizia Cristiano, Gianmarco Emoli, Alice D’Angelo
Ensemble
Carlotta Badiali, Valeria Emoli, Chiara Pomeridiano, Ilaria Timodei, Martina Timodei
al Pianoforte Emiliano Begni
Chitarra Stefano Ciuffi
Batteria Alessandro “Duccio” Luccioli
Coro Marco Civico, Anahid Girotti, Alessandro Miglietta, Benedetta Morando, Antonella Petrangelo, Barbara Sperduti
direzione musicale Emiliano Begni
vocal coach Alessio Ingravalle
coreografie Michela Marchese
Il 29 marzo, alle ore 21.00, il sipario dell’Altro Spazio di via Tiburno 33 a Roma si apre sul musical Life On Earth Mars? Liberamente ispirato a Lazarus un musical di David Bowie e Enda Walsh. In scena, diretti da Alessandro Marino, che ha curato anche l’adattamento, Matteo Fedele, Carolina Piccioli, Silvia Marconi, Sofia De Bono, Patrizia Cristiano, Gianmarco Emoli, Alice D’Angelo. Il corpo di ballo è composto da Carlotta Badiali, Valeria Emoli, Chiara Pomeridiano, Ilaria Timodei, Martina Timodei. Sul palco anche Emiliano Begni al pianoforte, Alessandro Luccioli alla batteria e Stefano Giuffi alla chitarra.
Seguito ideale de “L’uomo che cadde sulla Terra”, film del 1976 di Nicolas Roeg, interpretato dallo stesso Bowie, e a sua volta ispirato all’omonimo romanzo di Walter Travis, il musical ripercorre la “fine” dell’alieno Thomas Jerome Newton, venuto sulla Terra in cerca di acqua e qui intrappolato per l’eternità, alla stregua di un Lazzaro dei tempi nostri, “uomo morente che non può morire”, per dirla con le parole del protagonista. Attraverso personaggi illusori frutto della mente turbata del nostro protagonista, in bilico perenne tra allucinazioni alcoliche e ricordi di un tempo che fu, si dipana la vita di un uomo intrappolato tra due mondi, una sorta di migrante in cerca del suo vero “posto”. Un racconto di alienazione, di solitudine e claustrofobiche disperazioni, scandito da una colonna sonora che comprende molti tra i successi senza tempo del Duca Bianco, per l’occasione riarrangiati in una nuova veste da una band dal vivo e supportati dalle voci di un coro fuori scena, che si dipana verso un epilogo dolce-amaro in cui il migrante interstellare riuscirà forse a trovare un po’ di pace perdendosi tra le stelle. “Perché quando uno è bloccato tra due mondi, non può che provare a fare qualcosa di incredibile…”
Altro Spazio
Via Tiburno 33
29 marzo ore 21
Per info: tel 393 9075005
Biglietto 10€ + 2€