Torna, dopo il grande successo della scorsa stagione, LO SCRITTOJO DI PIRANDELLO,
uno spettacolo che raccoglie alcune tra le più belle pagine del grande scrittore siciliano in una chiave pensata espressamente per il pubblico delle scuole grazie a una messa in scena ludica, attenta ai temi sensibili dei ragazzi e inclusiva, come nella tradizione del Laboratorio Teatrale Integrato “Piero Gabrielli”.
Lo spettacolo andrà in scena a Roma al Teatro Elsa Morante (piazzale Elsa Morante) dal 22 al 29 marzo (ore 10:30 in matinée per le scuole; 22, 23 e 29 marzo ore 17:00), per proseguire con una tournée nelle in due città italiane: L’Aquila (all’Auditorium del Parco l’1 e il 2 aprile, ore 10:30) e di Napoli (al Ridotto del Mercadante l’8 e 9 aprile. ore 17:00).
Un cammino verso altri palcoscenici reso possibile anche grazie al sostegno del MiC – Direzione Generale dello Spettacolo, che avvalora l’impegno produttivo del Teatro di Roma nella valorizzazione delle diversità e della crescita sociale attraverso lo strumento inclusivo e formativo del teatro.
Protagonisti dell’allestimento sono gli attori della Piccola Compagnia, guidati da Roberto Gandini che hanno esplorato alcune delle novelle e delle opere teatrali di Pirandello grazie all’improvvisazione e al gioco scenico.

Lo scrittojo di pirandello_Piero Gabrielli_foto di Achille Le Pera
La compagnia ha visitato il vero studio dello scrittore in Via Antonio Bosio a Roma per poi elaborare il testo dello spettacolo in cui confluiscono alcune tra le più belle opere di Pirandello: dai drammi come Sei personaggi in cerca d’autore, Enrico IV, L’uomo la bestia e la virtù e Il berretto a sonagli fino ad alcune novelle: Il treno ha fischiato, La tragedia di un personaggio e Personaggi.
Nel copione appare “dentro a l’alta fantasia” anche Luigi Pirandello in persona, si è unito alla Figliastra dei “Sei personaggi in cerca d’autore”, al ragionier Belluca de “Il treno ha fischiato” al Dottor Fileno da “La tragedia di un personaggio”, alla Signora Perella de “L’uomo, la bestia e la virtù”.
Tra i personaggi appare anche un immaginario, ma prezioso, collaboratore del Maestro Pirandello, una sorta di famiglio, di maggiordomo, si chiama Fantasia, ma non chiamatelo così, lui preferisce essere chiamato Fantàsio.
“Pirandello scrive in maniera precisa, sempre; sia quando scrive una novella sia quando scrive una commedia. Con questa precisione di linguaggio Pirandello affronta temi filosofici complessi, che richiedono allo spettatore o al lettore attenzione e partecipazione totale.
Possiamo anche dire che quest’attenzione, questa necessaria concentrazione, non è la caratteristica principale del pubblico che frequenta gli spettacoli organizzati per le scuole.
Ma Pirandello è un autore geniale, troppo importante, che non dovrebbe mancare nel percorso formativo degli studenti. E allora perché non cercare di metterlo in scena per il pubblico delle matinée? Pubblico impegnativo, importante, speciale.
Perché non cercare di coinvolgerlo attraverso il modo di fare teatro che abbiamo al Gabrielli? Metterlo in scena, per non lasciare il povero Luigi in balia dei programmi ministeriali o imprigionato in mappe concettuali e griglie valutative, metterlo in scena per far rivivere sulla scena le sue storie, con passione, piacere e umorismo.” Roberto Gandini
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