Di Alessandro Bonanni
musiche originali di Serena Mente
regia di Giovanni De Anna
CON GIULIA DI TURI, LORENZA GIACOMETTI, GIULIA MARINELLI, LORENZA SACCHETTO, NOEMI SFERLAZZA
Cinque protagoniste, amiche di vecchia data, un gioco, un segreto. Questi alcuni degli elementi attorno al quale ruota lo spettacolo “tabù”, in scena dal 27 aprile all’8 maggio al Teatro Golden. La commedia, scritta da Alessandro Bonanni con le musiche originali di Serena Mente e prodotta da A.T.P.R., ruota attorno alle vicende di cinque amiche che si ritrovano in una ludoteca per bambini, un Taboo, il famoso gioco di società con cui giocare, e una torta nuova ogni volta ma senza nessun compleanno, nonostante siano presenti le candeline.
Lo spettacolo si articola su quattro appuntamenti, cadenzati in un arco temporale di circa un anno, tra le protagoniste: Viola, Sofia, Marilù, Alice e Ginevra. Gli incontri in questa ludoteca mettono in luce storie e persone molto diverse con cinque storie che a tratti sono intrecciate, ma che sono assolutamente indipendenti l’una dall’altra. Ci sono: Viola (Noemi Sferlazza), dipendente dai social di incontri e incapace di avere relazioni serie, Sofia (Lorenza Sacchetto), succube del fidanzato presto marito, che non parla che dell’organizzazione del suo matrimonio, Marilù (Giulia Di Turi), la ragazza semplice di origini umili, senza peli sulla lingua e a volte dura con le sue amiche, Alice (Lorenza Giacometti), l’amica dolce, fragile, perennemente a dieta e un po’ pettegola, che fa sempre da paciere e infine Ginevra (Giulia Marinelli), tornata da uno dei suoi lunghi viaggi, quella che ha rinunciato a tutto per la scoperta di nuove culture, della natura, degli ampi spazi aperti, delle religioni.
Le relazioni tra queste cinque ragazze sono il fulcro della storia, relazioni vere e vite normali, mai toccate da particolari tragedie né da particolari successi. Cosa unisce davvero le amiche? Cosa le porta a vedersi in una ludoteca per bambini? Per chi è veramente la torta di compleanno? Il gioco Taboo è effettivamente un passatempo o diventa un pretesto per scoprire dei veri tabù?