Si è svolta venerdì scorso la conferenza stampa di presentazione della stagione 2023/2024 di Teatrosophia.
“Il Teatro è un atto d’amore”, con questo claim il direttore artistico Guido Lomoro coadiuvato dal direttivo del teatro di via della Vetrina 7 ovvero Marta Iacopini, Maria Concetta Borgese, Ilenia Costanza e Lorena Vetro ha presentato, insieme agli artisti presenti in sala, gli spettacoli protagonisti di questa nuova avventura.
Giunto al quarto anno di attività, Teatrosophia si appresta a vivere una nuova “primavera artistica” con ben 25 spettacoli in cartellone, sintesi perfetta tra artisti di grande esperienza e giovani talenti che si avvicenderanno sul palco del piccolo salotto off del centro storico tra il 6 ottobre e il 9 giugno 2024.
Qualcuno ha definito Teatrosophia “uno spazio immenso in un luogo ristretto”: la stagione 2022/2023 ha confermato e avvalorato quello che Teatrosophia è. Luogo d’arte e di professionalità. Luogo che è casa, calore, accoglienza. Piazza Navona è sempre lì, a 2 passi, e sul palcoscenico tanta bellezza è pronta a mostrarsi. Mille emozioni sono pronte ad essere donate.
“Un anno fa io e tutto il mio team ci affacciavamo con entusiasmo alla prima vera stagione post pandemia, dichiara il direttore artistico Guido Lomoro, e tutto questo entusiasmo è stato ampiamente ripagato.
Teatrosophia ha vissuto una stagione straordinaria in cui idee e progetti sono diventati solide realtà che hanno goduto del riscontro degli artisti ospitati e del numeroso pubblico.
Merito di un lavoro di squadra eccellente, di una unità di intenti mai scalfita, di una visione, ideale ed operativa, che è andata nella giusta direzione. Sulla scia del successo della scorsa stagione ci apprestiamo a mettere sul fuoco nuova progettualità con una energia ed una convinzione rese più forti dai recenti riscontri.
Con me ancora: Maria Concetta Borgese, con la sua lunga e meritoria esperienza nel campo della danza e della coreografia, performer di esperienza internazionale. Ilenia Costanza, attrice, autrice, regista e docente, che dove si mette produce meraviglie.
Lorena Vetro, organizzatrice, produttrice, poliedrica musicista, fotografa ed altro ancora, infaticabile, attenta ai minimi particolari. Marta Iacopini, attrice di successo e da anni mio impareggiabile e irrinunciabile alter ego. Alessandra Di Tommaso, il nostro tutto fare, che continua a occuparsi in particolare dell’attività del dopo teatro.
Una nota di merito assoluta al settore Comunicazione grazie al cui lavoro Teatrosophia ha acquisito sempre maggiore visibilità e attenzione: I Vetri Blu, ossia ancora Ilenia Costanza e Lorena Vetro, che curano in modo originale ed efficacissimo la comunicazione e la promozione social di Teatrosophia.
E Andrea Cavazzini, ufficio stampa, con la sua dedizione appassionata e competente. Mi si permetta di citare altre fruttuose collaborazioni che verranno confermate. Quella con MV Comunicazioni di Milano, nella persona di Marta Viola, fattrice e curatrice del sito e della grafica istituzionale. Gloria Mancuso, la nostra regina delle luci.
E ancora Il Teatro Multilingue che ha portato alla realizzazione dei Corti Multilingue, nelle persone di Flavio Marigliani e Francesco Baj. Ed infine l’Accademia Beatrice Bracco, nella persona della sua direttrice Sabrina Galateri che ha scelto Teatrosophia come “casa”e i cui allievi vengono coinvolti nelle attività del nostro spazio.
Forti di tutto questo ci apprestiamo a presentare la stagione 23/24: artisti importanti che tornano e altri che arrivano, ma anche giovani e talentuose realtà. Continuano le presentazioni di libri, che sappiamo realizzare in modo originale e variegato. E i corti teatrali multilingue rivolti al pubblico straniero e non. E i nostri laboratori.
E tanto altro ancora.
E l’ormai famoso aperitivo? Confermato! A Teatrosophia, come ormai tutti sanno, le serate non si concludono con la fine dello spettacolo. Nell’elegante foyer accogliamo artisti e pubblico e offriamo, gratis, il nostro aperitivo.
Si beve, si mangia, ci si confronta sullo spettacolo appena visto, si parla dei propri progetti, si conoscono nuove persone, si fanno quattro chiacchiere. Niente saluti veloci, niente serrande frettolosamente abbassate ma il tempo giusto e necessario affinché la magia del teatro prosegua anche dopo l’ultimo applauso!”
La nuova stagione prende il via nel weekend del 6,7 e 8 ottobre con LE NOSTRE FIGLIE SI AMANO tratto da un adattamento di un testo di Antonio Mocciola. In scena Serena Borelli con la regia di Giorgia Filanti.
Un viaggio interiore, allucinato e palpitante nella vita di due sorelle.
Costrette a convivere in un totale rapporto di dipendenza e di identificazione, una sorella maggiore sarta e piccolo borghese, ospita in casa la sorella intellettuale proprietaria di una libreria, alcolizzata e fallita. L’una contro l’altra, nella convivenza trovano finalmente il coraggio di riannodare i fili del passato, scavando negli abissi delle proprie anime, fino alle estreme conseguenze: la protagonista, Serena Borelli, interpreta entrambe le sorelle senza scadere nel grottesco e accetta di farsi sedurre dal gioco onirico e intimo di un “auto-da-fé”, rivelando – squarci di ansia liberatoria fino a raggiungere una “nemesi “inaspettata e sconvolgente.
Dal 13 al 15 ottobre il graditissimo ritorno a Teatrosophia di Giuseppe Manfridi, drammaturgo di prim’ordine ma anche attore straordinario. Il suo sarà un vero e proprio one man show con IN TRENO IN TRE NO. Elementi scenici di Antonella Rebecchini.
In una teatralissima conferenza-spettacolo concepita all’insegna del divertissement verbale, dai tratti spesso decisamente comici, si inviterà il pubblico a viaggiare nelle pieghe del linguaggio e della parola per sondarne le infinite possibili magie, sino a scivolare nelle misteriose doppiezze della parola, intesa sia come strumento di gioco che come straordinario scrigno di affascinanti enigmi e di codici criptati.
Una stralunata e ‘diabolica’ performance che riconosce i suoi numi tutelari nei virtuosismi umoristico-stilistici di Queneau, Perec, Marcello Marchesi, Flaiano e Campanile.
Per la prima volta a Teatrosophia dal 9 al 12 novembre, SCENA TEATRO MANAGEMENT con JENNIFER IL SOGNO, tratto da Annibale Ruccello. Scritto diretto e interpretato da Antonello De Rosa. In scena anche Marianna Avallone e Mariella Rago.
Sulla scena compare Jennifer, ombra leggera e incerta sulla linea sottile che divide il femminile dal maschile, continuamente alla ricerca di sé, della sua sessualità, della sua natura di uomo, della sua verità di donna. Lentamente prendono corpo le sue ossessioni, macerate in lunghe solitarie notti, nel chiuso di una stanza in una penombra, in attesa di telefonate desiderate e mai ricevute.
Jennifer vive tra il sogno e la realtà, come sospesa, appesa al tenue filo della speranza di poter vivere una passione, aggrappata all’illusione di avere qualcuno che la ami per quella che e’, ne’ uomo ne’ donna veramente ma uomo e donna contemporaneamente.
Dal 16 al 19 novembre un altro bel ritorno a Teatrosophia. Quello del noto autore Antonio Mocciola con il suo TRATTAMI BENE (Marlon, James, l’amore, la violenza). I due protagonisti sono interpretati da: Simone Sabia e Manuel Novarini. La regia è di Emilia Miscio.
Al riparo dall’ipocrisia delle major che ne determinavano le vite e le carriere, due star assolute, Marlon Brando e James Dean si ritagliano nell’intimità dell’appartamento di Brando un rapporto di amore e passione fondato sul sadomasochismo. Sfogando le frustazioni date da un lavoro appagante ma anche totalizzante, i due ragazzi si abbandonano – senza maschere – a ogni eccesso, in cui i ruoli sono ben definiti.
Basato su una storia vera “Trattami bene” è ambientato nel 1954, ma nulla è cambiato. Molti artisti, stritolati dallo star system, sono stati costretti a recitare anche nella vita privata. Fino alle estreme conseguenze.
IL 23-24-25 e 26 novembre prima presenza in questa stagione del TEATRO MULTILINGUE che presenta una rassegna di teatro al femminile dal titolo UNA SU TRE-Women’s festival. Quattro serate diverse che vedranno come protagoniste Tracy Walsh Caputo, Marsha de Salvatore, Mayil Georgi Nieto, Julia Messina, Valentina Celentano, Fabiana De Rose e la compagnia CAPSA Service.La regia è di Flavio Marigliani.
L’universo femminile che si svela sul palco per dare luce alle sue storie, che sono storie di tutti. Storie di violenza, di emancipazione, di vita, di mancanza di rispetto, di lotte; ma anche storie di gioia e di conquista del proprio spazio nella società. Dalla Isabel di Garcia Marquez che ripercorre un episodio dimenticato della storia della Colombia, alla grinta di una comica Italo-Americana al suo secondo one-woman show, passando per una serata di corti teatrali, ad Una su Tre che denuncia casi di violenza domestica attraverso le epoche, le culture e le lingue. Tutto quanto è donna. Tutto quanto può essere donna.
Dopo il grande successo della scorsa stagione con APPUNTAMENTO A LONDRA torna una co-produzione I VETRI BLU-TEATROSOPHIA. Un testo inedito, scritto, diretto e interpretato da Ilenia Costanza dal titolo E’ SEMPLICE, sul palco di Teatrosophia dal 30 novembre al 3 dicembre. Co-protagoniste in scena Marta Iacopini e Lorena Vetro, quest’ultima anche autrice delle musiche
A cinquant’anni suonati Emma lascia la sua vita londinese e il suo lavoro nella City per rimettere in piedi lo storico locale romano dei suoi genitori e prendersi cura di Andrea, la sua “strana” sorella minore, quasi estranea. Alice invece i cinquanta li ha anche superati; è un’attrice talentuosa, una donna più o meno risolta, con un passato simile a quello di tante donne, che si ridisegnano ogni giorno, in una società in cui è vietato invecchiare. Nessuna di loro vive la vita che aveva pianificato, ciascuna in qualche maniera è stata interrotta.
Ma un acquazzone autunnale scompiglia le loro certezze, in un turbinio di sensazioni, di emozioni contrastanti, mature e infantili nel contempo, sovvertendo quell’instabile equilibrio di facciata che ci protegge dall’irrazionalità. Una commedia dolce, una storia normale che, a bassa voce, esplora l’umana difficoltà di accogliersi e di comprendere che non esiste ormai né mai, perché la felicità si può fare. Ed è semplice.
L’ 8-9 e 10 dicembre sul palcoscenico di Teatrosophia ancora un gradito ritorno. E’ quello di Mauro Toscanelli. In scena lui stesso con l’impegnativo IL NATALE DI HARRY di Steven Berkoff. La regia è di Antonio Foti.
Harry è fortemente attratto da una parodia di vita, priva di sentimenti e ricca di egoismo. Ma quando la solitudine si rivela una realtà perché i suoi rapporti si sono svuotati di significato e si sono ridotti a grottesca e comica ripetitività, allora, e solo allora, si rende conto della sua totale chiusura verso il mondo intero. Mancano quattro giorni al Natale e la paura di restare in completa solitudine, lo porterà ad analizzare tutta la sua esistenza.
A chiudere la prima parte della stagione di Teatrosophia ci pensa la MARGOT THEATRE COMPANY che dal 14 al 17 dicembre presenta IO ED EMMA scritto e diretto da Valentina Cognatti. Protagoniste in scena: Loredana Piedimonte – Martina Grandin – Sara Aiello – Elisa Salandra.
È una mite giornata di Aprile quando una madre e una figlia si incontrano di nuovo, dopo tanto tempo e troppo silenzio. Le parole, gli sguardi, i gesti delle due donne si trasformano lentamente in un lungo racconto, dove una verità sconosciuta, nascosta o dimenticata, riaffiora poco a poco. I ricordi si snodano, amari e incontrollabili, e le parole scongelano una storia nascosta, la storia di una vita vissuta nel dolore, nella violenza, nella paura. Durante tutta la pièce, il palcoscenico si riempie della tensione psicologica dei due personaggi accostando alle battute dal tono crudo e realistico racconti di vita passata. La storia di Emma è quella di una donna come tante, che appartiene ad un fenomeno su cui è necessario porre una costante attenzione: il femminicidio.
Ad aprire la seconda parte della stagione 2023/2024 ed esattamente dal 18 al 21 gennaio, sarà POLIPHONIA, due atti unici di Maria Letizia Avato. La regia è di: Marco Belocchi. In scena: Valentina Maselli, Tania Lettieri, Simone Destrero.
Storie negli abissi e negli sdoppiamenti della mente. Dove il moltiplicarsi delle personalità, nel primo atto Poliphonia, che dà nome allo spettacolo e il ribaltamento dei ruoli, da vittima a carnefice, nel secondo atto (La goccia), sembrano sussurrare all’orecchio dello spettatore che nessuno è al riparo dal pericolo di perdersi a causa dei continui smottamenti che attraversano le nostre esistenze. Filo comune delle due pièces, il disagio patito da due donne e l’azione di difesa dell’inconscio, per cercare di affrontare i loro traumi. Sullo sfondo il reiterarsi di due delitti che conferiscono allo spettacolo un forte sapore thriller. Due storie avvincenti e appassionanti, due storie di donne ai confini della ragione.
Gianni De Feo. Un altro grande artista che si riaffaccia a Teatrosophia, in veste di regista. Dal 25 al 28 gennaio, sarà lui infatti a dirigere LA BAMBOLA SPEZZATA di Emilia De Rienzo. Con Irma Ciaramella e Alessandra Ferro. Alla fisarmonica Marcello Fiorini
Una madre abbandona la figlia sin dalla prima infanzia per consacrarsi alla fede nazista. Si ritrovano ora dopo lunghi anni.
Si scrutano, si riconoscono appena, si fiutano, si respingono, sospese in uno spazio onirico e irreale.
I ricordi riaffiorano da una vecchia valigia dove è custodita una bambola, unica testimone del reale. Il ritmo è serrato e forte, l’atmosfera tagliente. Come in una gabbia, i due personaggi si affrontano in un delirante, appassionato e feroce scontro tra vittima e carnefice.
“No, madre, non ti odio. Semplicemente non ti amo. Non posso amarti.”
Dall’1 al 4 febbraio, in scena NASCOSTA DENTRO AL CUORE (Colei che canta agli alberi e parla al proprio eco) Scritto, diretto e interpretato da Daniela Antolini e Emanuele Bilotta
Un viaggio all’interno del mondo di Daniela, alla scoperta di ciò che è normale e di cosa non lo è, con le mille sfaccettature e colori che il termine “normale” porta con sé. Daniela è tante donne, tante voci, tanti occhi. E insieme a lei si muove una figura che la accompagna, cerca di proteggerla, se ingombra si fa da parte. Si affronta un argomento che è ancora poco abitato e conosciuto, quello dell’autismo femminile, mettendo in discussione gli standard della medicina e la visione che questa società ha di queste esperienze. Uno spettacolo delicato come i corpi che lo abitano, che lottano ogni giorno per salvare le apparenze, che amano senza risparmiare neanche un briciolo di cuore e che vorrebbero accettare il mondo per farsi accettare senza compromessi.
Dal 16 al 18 febbraio, in scena una giovane e brava attrice che affronta da sola il palcoscenico con un testo scritto da lei stessa. Si tratta di Claudia Portale, in scena con DIESEL. La regia è di Luca Esposito.
Ring e Donna non sempre è stato considerato un binomio naturale da ascoltare.
Le “femmine” avevano l’onorato compito di assistere ai match dei propri partner o di badare alla prole. Negli ultimi anni c’è stato un forte incremento femminile associato alla voglia di “fare sport per dimagrire”o per la difesa personale non pensando poteva essere una passione o addirittura un obiettivo lavorativo. Questa è la storia di Stefania Bianchini, atleta professionista del pugilato.
Un percorso tortuoso il suo che la porta a grandi riconoscimenti europei e mondiali, titoli che tuttavia non riescono a ribaltare un mondo prettamente maschile.
SCENA TEATRO MANAGEMENT fa il suo secondo ingresso a Teatrosophia in questa stagione. Dal 22 al 25 febbraio in scena c’è TRACCIA DI MAMMA, una riscrittura scenica di Antonello De Rosa. Ed è sempre De Rosa ad essere protagonista sul palco e ad aver diretto lo spettacolo. Le musiche sono di Pasquale Petrosino.
L’ implacabile tormento di una donna smarrita nel labirinto della sua mente offuscata, alla deriva, schiacciata dalla follia e dalla memoria, dal dolore di una perdita assurda, affaticata da un ruolo e da una vocazione, da un’allucinazione. Si odono le voci di donne, di una donna che incarna tutte le altre che si consumano in silenzio, carnefici e vittime, luce e oscurità, trascinandosi per strade strette e buie e malinconicamente lunghe, senza orizzonti. Non resta che un groviglio inestricabile di rabbia sacrilega e follia irriverente, su cui domina implacabile l’immagine di una Madonna-Bambola, cui spetta l’ingrato compito di farsi adorare da un’umanità che fa scempio dell’amore.
La compagnia Ars29 nella scorsa stagione ha presentato a Teatrosophia MEDEA LA DIVINA, ottenendo un grande successo. Torna nella stagione 23/24, dal 27 febbraio al 3 marzo, con un nuovo spettacolo anche questa volta scritto e diretto da Massimiliano Auci. Si tratta di ULISSE (Il mio nome è Nessuno). Con: Lorenzo Martinelli, Matteo Fasanella, Giorgia Serrao.
Un uomo alla deriva su una zattera in mezzo al mediterraneo.
E’ Ulisse, l’eroe greco che ha distrutto la città di Troia. Alle sue spalle, tre figure di donna spiano le sue azioni: sono le Moire, le dee del destino che tessono la trama della nostra esistenza. Gli eventi si svolgono all’inizio del poema omerico: è’ la notte prima del naufragio di Ulisse sull’isola dei Feaci. L’eroe greco è stanco, provato dalle sfide che ha dovuto affrontare, dalla solitudine, dagli dei che non lo lasciano tornare a casa. Ulisse racconterà la sua storia e i personaggi che l’hanno popolata emergeranno dalle acque per tormentare l’eroe.
Dal 7 al 10 marzo Teatrosophia si trasferisce in Africa. Infatti sarà in scena KARIBUNI (Il sangue è rosso per tutti) tratto dal libro “KARIBUNI” di Giancarlo Di Giacinto. In scena lo stesso Giancarlo di Giacinto. Con lui Bruno Petrosino. Quest’ultimo è anche il regista dello spettacolo.
KARIBUNI (in lingua swahili, “benvenuti”) raccoglie il bagaglio sensoriale, immaginifico ed emotivo dell’autore/attore, accumulato e vissuto nei suoi viaggi in Africa tra gli anni ‘60 e 2000.
Con l’ausilio della musicalità del swahili, “giocandoci” per meglio evocare le atmosfere umanitarie del luogo, si vuole entrare in un mondo di altri tempi (o forse non tanto) per raccontarne la poesia, le tracce di una cultura e un pensiero diversi, ma che ancestralmente appartengono a tutti in quanto umani o, ancor più, in quanto viventi. Con un occhio di riguardo sul tema della libertà e della pace tra uomo e uomo, tra uomo e Natura.
Dopo averli incontrati a dicembre, tornano a Teatrosophia gli artisti della MARGOT THEATRE COMPANY. Dal 14 al 17 marzo portano in scena LE INTERMITTENZE DELLA MORTE. Si tratta di un adattamento teatrale dell’omonimo romanzo di Josè Saramago. Adattamento e regia sono curati da Valentina Cognatti. Protagonisti in scena sono: Serena Borelli – Martina Grandin – Alessandro Moser.
Un paese senza nome. 31 Dicembre, scocca la mezzanotte. Arriva l’eternità, nella forma più semplice e, quindi, più inaspettata: nessuno muore più. La gioia è grande, la massima angoscia dell’umanità sembra sgominata per sempre. Eppure non è tutto così semplice… E la Morte, con fattezze di donna, segue i suoi imprevedibili ragionamenti: dopo sette mesi, annuncia con una lettera viola scritta a mano che sta per riprendere il suo usuale lavoro….. Da lì in poi le lettere viola partono con cadenza regolare e raggiungono i loro destinatari. Ma una lettera tarda ad arrivare e viene rispedita al mittente più volte……
Nuova produzione del Teatro Multilingue, l’unica compagnia che crea spettacoli recitati in più lingue contemporaneamente, dopo il grande successo nella scorsa stagione de LA REINE DE MARBRE, spettacolo attualmente in giro per l’Italia e l’Europa.
Dal 21 al 24 marzo sarà in scena LA TINELARIA scritto da Francesco Baj e diretto da Flavio Marigliani. Con: Mertxe Alzaga, Elisa Caminada, Altea Hernández e Maxie Le Dévéhat.
Gran giorno alla Organization to End World Hunger: è stata elaborata la classifica dei Paesi che soffrono di più la fame. I Junior Consultants organizzano un business lunch per dibattere sul tema; durante un coffee break vengono discussi i vantaggi del sistema produttivo moderno e viene preparata la cena ufficiale dei Chief Executives che dovranno redigere una dichiarazione di intenti comune. Inizia così una gara per gli aiuti: scommesse, alleanze, inimicizie; il Fondo Assistenziale per la Fame si riempie e si svuota, come lo stomaco degli impiegati dell’Organizzazione. Alla fine rimarrà un solo aiuto possibile per chi ha veramente bisogno.
La Tinelaria è un gioco multilingue di teatro comico e politico che attraverso la rielaborazione di alcuni meccanismi del teatro clásico español, propone una riflessione critica sulle contraddizioni socio-economiche del presente.
Dal 4 al 7 aprile Teatrosophia dà il benvenuto alla DarkSide LabTheatre Company che porterà in scena DARK MOON tratto dal testo: “Io venia pien d’angoscia a rimirarti” di Michele Mari Adattamento e Regia: Matteo Fasanella. Cast: DarkSide LabTheatre Company
1825 – Una torrida estate in una campagna della provincia italiana. Un incubo ormai dimenticato riemerge dal passato a tormentare i giorni e le notti di tre fratelli, Salesio, Orazio e Pilla. Nell’estate del 1813, una feroce creatura si aggirava tra i boschi mietendo vittime. Poi improvvisamente scomparve. Dodici anni anni dopo, nuove domande: e se la bestia non fosse mai andata via? E se fosse qualcosa di più di una bestia? I tre fratelli si troveranno davanti al mistero della propria umanità, al giogo del sapere e al potere alchemico della poesia.
In Dark Moon si parte dalle suggestioni fornite dal patrimonio poetico/filosofico di Leopardi rivisitato da Michele Mari nel suo romanzo con l’intenzione di portare a galla le nostre inquietudini generazionali. Salesio è ognuno di noi davanti all’abisso del proprio essere.
Danzatrice, coreografa, attrice performer e membro del team direttivo di Teatrosophia. Parliamo di Maria Concetta Borgese che dall’11 al 14 aprile presenta PIEDI NUDI E PAROLE CRUDE di Antonio Veneziani In scena la stessa Maria Concetta Borgese che cura anche le coreografie. Il resto del cast è da definire. Musiche di Theo Allegretti
Danza e poesia. Dopo Brown Sugar e D’amore e di libertà, continua il sodalizio artistico tra
Antonio Veneziani, il poeta vivente più rappresentativo della scuola romana (movimento che da
Corazzini, Gozzano e Palazzeschi comprende Penna, Pasolini, Bellezza, Paris), e Maria Concetta Borgese, danzatrice attrice performer, legata coreuticamente all’espressionismo tedesco e al teatro-danza stile bauschiano. Antonio Veneziani dedica a Maria 10 poesie inedite sulla danza e la Borgese interpreta Veneziani, intendendo la danza e la poesia come un atto estremo di vita
pervasa da emozioni.
Ritorna come ogni anno l’improvvisazione teatrale. Dal 18 al 21 aprile. E’ la volta della Compagnia Evasione Teatrale capitanata da Fulvio Maura, regista, ormai presenza costante nel cartellone di Teatrosophia. Presentano *Spettacolo interattivo di improvvisazione teatrale* , interpretato da: Silvia Cox, Marco Masi, Fulvio Maura, Francesco Parisi, Vittorio Rainone, Cinzia Zadro, Emanuele Ceripa, Roberta Costantino, Marco Mancini e Fabrizio Nicoletti. Musiche improvvisate di Gianluca Massetti.
Ogni spettacolo teatrale nasce in tre momenti temporali diversi: l’ideazione, le prove, la messa in scena.
L’unicità di questo spettacolo sarà proprio quella di vedere questi tre momenti magicamente sovrapposti di fronte ai vostri occhi. L’atto creativo dell’ideazione si svelerà di fronte a voi. L’esercizio della regia si dispiegherà per la prima volta direttamente in scena. In più sarete chiamati voi stessi a partecipare ogni sera alla scrittura dello spettacolo, grazie agli spunti e alle suggestioni che saprete regalare agli attori.
Nella scorsa stagione è stata protagonista de LA PAPESSA ottenendo uno straordinario successo. Torna nel nuovo cartellone Beatrice Schiaffino dal 3 al 5 maggio con L’IMPERATRICE , monologo per attrice e musicista. Autore del testo è Andrea Balzola. In scena con la Schiaffino anche Lorenzo Terenzi che ha curato anche la regia e la parte musicale.
Dopo “La Papessa”, il progetto drammaturgico multimediale “Free women suite” continua svelando l’identità di una nuova carta dei Tarocchi: “L’Imperatrice”, la donna che partorisce se stessa. Ma chi si nasconde dietro questa figura misteriosa? Virginia Oldoini, la Contessa di Castiglione che sovverte e si oppone ad ogni regola del bon ton di fine Ottocento.
“…spregiudicata, disinibita, capricciosa, irriverente, maleducata, rivoluzionaria, lussuriosa, scaltra, frivola, moderna, ostinata… Io, eterna Diva, ho mescolato in un’unica formula magica sesso, politica e affari…” Cosa sarebbe successo se Virginia Oldoini fosse nata oggi? Forse sarebbe stata un personaggio da salotto televisivo, un’influencer o un’opinionista.
Lo spettacolo si basa su una fusione di linguaggi. Prendendo spunto dalla trasversalità della protagonista, donna troppo vasta per essere contenuta in qualsiasi etichetta, la regia dello spettacolo ha lo scopo di mischiare diversi linguaggi per fondare qualcosa di nuovo.
Dal 9 al 12 maggio altra produzione di Ars29 che porta in scena LE FIGLIE DEL RE la cui drammaturgia è stata curata da Flavia Gallo. In scena le bravissime Giovanna Cappuccio – Chiara Cavalieri – Giorgia Serrao
Le Figlie del Re è un riscrittura dell’opera shakespeariana Re Lear.
Il momento dell’anticamera, l’attimo prima di presentarsi al cospetto del padre che chiederà alle figlie l’ennesima prova d’amore per decidere come spartire i beni di famiglia. Cosa dirà loro questa volta il padre per irretirle, disarmarle, renderle complici della sua psicosi? Cosa le ha rese nel tempo diverse? Cosa le fa simili? Com’è stato per loro crescere alla corte di una relazione unidirezionale fatta di estenuanti richieste di adorazione? È possibile che modi di sentire la vita, di agire e di esprimere l’amore così diversi germinino nella stessa casa di famiglia? E questo padre, così immenso nelle forme, nella presenza, nella voce, cosa cerca davvero? E dove è la madre? Perché perdura nel silenzio?
Dal 17 al 19 maggio, Giuseppe Manfridi torna a calcare il palcoscenico di Teatrosophia. Anche stavolta mattatore della scena con WAKEFIELD L’UOMO CHE VOLO’ OLTRE SE STESSO. Regia di Claudio Boccaccini. Elementi scenici di Antonella Rebecchini.
Si parte da una novella di Hawthorne in cui un uomo determinato a guardare la propria vita dal di fuori abbandona la famiglia prendendo alloggio in una pensione che fronteggia la sua casa rimanendovi per una ventina d’anni sino al giorno in cui decide di ritornare dalla moglie come se nulla fosse accaduto. Di qui, con uno scarto sorprendente, il discorso sulle devianze porterà alle Olimpiadi messicane del ’68 per rievocare l’impresa che portò Robert Beamon a stabilire un prodigioso record nel salto in lungo, e, con essa, una tragedia dei nostri tempi da molti dimenticata. Una narrazione, dunque, ad ampio raggio proposta dal suo autore che con questo spettacolo debuttò nel 2009 al Teatro Argentina di Roma ottenendo un formidabile successo.
Dal 23 al 26 maggio, quasi a chiusura di stagione e per iniziativa del direttore artistico di Teatrosophia Guido Lomoro, in scena uno spettacolo che vede come protagonisti 5 giovanissimi attori che si sono diplomati lo scorso anno presso l’Accademia Beatrice Bracco.
L’Accademia, diretta da Sabrina Galateri, ha ormai preso sede presso Teatrosophia. Lomoro e Galateri condividono una unità di intenti. Lo scopo è quello di offrire un’opportunità ad attori neo-diplomati che si stanno affacciando al mondo del lavoro affinché possano fare un’esperienza reale di quello che sarà il loro mestiere e possano nutrire ulteriormente il loro bagaglio di conoscenze. Un’ottica che da sempre appartiene a Teatrosophia e al suo direttore. I cinque giovani protagonisti sono: Giada Arigoni – Gianmaria Capece – Alessandro Cazzaniga – Alessio Corso – Manuel Gentile. La regia sarà curata dallo stesso Guido Lomoro. Il progetto teatrale è in fase di elaborazione.
Dal 7 al 9 giugno, per la quarta volta consecutiva Teatrosophia ospita INVENTARIA, LA FESTA DEL TEATRO FF. Organizzato dalla Compagnia DoveComeQuando con la direzione artistica di Pietro Dattola e di Flavia Germana De Lipsis, INVENTARIA esplorerà un ampio e diversificato ventaglio di forme e linguaggi teatrali. Teatrosophia ospiterà 3 degli spettacoli in gara.
Appuntamento mensile con Maurizio Santilli, artista poliedrico che ha “frequentato” sempre con successo il teatro, la televisione (accanto ai grandi nomi del varietà), la fiction ed il cinema. Ironico, abilissimo nell’uso dei dialetti, con la sua mimica facciale, la sua capacità dialettica e la sua chitarra assicura al pubblico un sicuro divertimento! Lo vedrete a Teatrosophia il 17 ottobre-14 novembre-5 dicembre-23 gennaio-6 febbraio con Io adoro la sintesi..sarò bre..
Lo spettacolo racconta la storia degli umoristi da Petrolini a Campanile, da Flaiano a Marchesi. È un’Italia di spessore, quella raccontata, dove si coniuga leggerezza e profondità tra doppi sensi, acrobazie lessicali e calembour di qualità. Ma chi è l’umorista? Non è il comico la cui battuta è fine a sé stessa, ma è un fine osservatore della società da cui trae spunto per massime a aforismi dal risultato dolceamaro dello sberleffo di qualità.
CORTI MULTILINGUE
Anche quest’anno, visto il riscontro ottenuto nella scorsa stagione, con appuntamenti periodici che verranno comunicati in seguito, l’interessante progetto teatrale nato dalla collaborazione tra Teatrosophia e Teatro Multilingue: quello dei Corti teatrali multilingue più aperitivo rivolti sia ad un pubblico proveniente dall’estero, sia al pubblico italiano.
Un formato innovativo e unico!
15 minuti dedicati ad un divertente spettacolo teatrale e a seguire il consueto aperitivo offerto da Teatrosophia!
Nei corti teatrali gli attori reciteranno contemporaneamente in 3 lingue secondo la seguente combinazione:
Inglese, Italiano e Spagnolo
Inglese, Italiano e Francese
E niente paura perché non è necessario comprendere alla perfezione le tre lingue per capire quello che succede in scena!
I corti teatrali più aperitivo verranno presentati più volte durante la stagione. Verrà dedicata una intera giornata durante la quale gli spettacoli verranno ripetuti in orari diversi a partire dalla tarda mattinata fino alla sera.
Per saperne ancora di più cliccate sul link sottostante.
https://teatromultilingue.com/shortplayandaperitivo/
Teatrosophia
via della Vetrina 7
Tel: 06 68801089 / 353 3925682
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Sito: www.teatrosophia.com
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