Secondo l’Osservatorio mensile Findomestic rispetto all’anno scorso aumentano quelli che andranno in un Paese UE, l’80% non prevede di fare più di due settimane di vacanza e il 63% non spenderà più di 1.000 euro a persona.
Sempre più italiani decidono di trascorrere le vacanze fuori dai confini nazionali soprattutto in un Paese europeo, così come scelgono meno le località di mare a beneficio di città d’arte e viaggi itineranti. Questa è la fotografia scattata dal nuovo Osservatorio mensile di Findomestic, realizzato in collaborazione con Doxa, da cui emerge anche che per questa estate il 65% degli intervistati ha programmato una vacanza mentre il 15% dovrà rinunciare soprattutto per problemi economici (53%). L’80% di coloro che partiranno non si concederà più di due settimane di ferie.
GLI ITALIANI SEMPRE MENO “STANZIALI”. Secondo lo studio della società di credito al consumo del Gruppo BNP Paribas negli ultimi tre anni è diminuito progressivamente il numero di italiani che scelgono di trascorrere le agognate ferie lungo la penisola: erano il 58% nel 2017 e quest’anno sono il 50%. Tutto a vantaggio dei Paesi UE graditi ormai da quasi un quarto degli italiani (23%). Le vacanze degli italiani sono sempre meno stanziali: il mare pur rimanendo la meta preferita, vede calare le preferenze dal 65% dell’anno scorso al 59%. Parallelamente chi sceglie un viaggio itinerante aumenta dal 10% del 2017 al 14% di quest’anno, mentre le città d’arte sfiorano il 10% dei consensi.
Invariata, rispetto allo scorso anno, la quota di coloro che non hanno ancora deciso la meta della propria vacanza (16%).
PER LA MAGGIORANZA SPESA MEDIA NON OLTRE 1.000 EURO A PERSONA. L’80% del campione non può concedersi più di due settimane di vacanza e la metà di questi non va oltre una settimana (39% degli intervistati). In compenso cresce la quota di italiani che trascorrerà un periodo di villeggiatura superiore ai 15 giorni: quasi un italiano su cinque (19,5%) rispetto al 16% dello scorso anno.
La sensazione prevalente degli intervistati è che si spenderà tanto quanto l’anno precedente (53%). E se il 14% è convinto di abbassare la propria soglia di spesa (nel 2018 quanti pensavano di spendere meno erano il 19%), più di un quarto dei vacanzieri italiani (26,5%) prevede, invece, di spendere più dell’anno passato. Tra questi, quasi il 70% si dichiara pronto a spendere dal 10% (24,4% delle risposte) al 30% (45,3% dei rispondenti) in più rispetto al 2018. Il 16,4% è disposto ad alzare il budget fino al 50%. C’è, infine, un 9% del campione che mette in preventivo per le vacanze un esborso tra il 70% e il 100% superiore a quello dell’anno scorso.
La maggioranza (63%) di chi si concederà una vacanza non riesce a sostenere una spesa superiore ai 1.000 euro a persona e una buona metà di essi non supera i 500 (33%). Il 17,3% spenderà, invece, fino a 1.500€, mentre solo il 13,6% si spingerà oltre la soglia dei 2.000€.
CRESCONO ANCORA LE PRENOTAZIONI ONLINE. L’Osservatorio Findomestic rileva anche quest’anno un trend in costante ascesa. Ormai sette italiani su dieci si affidano a Internet per prenotare: il 42% lo fa attraverso siti dedicati come Booking, Tripadvisor e AirBnB, sempre più numerosi quelli che lo fanno attraverso il sito della struttura (dal 13% del 2018 al 17% di quest’anno) mentre risultano in calo le agenzie di viaggio online (dal 13 al 10% di quest’anno). Scendono al 19% (dal 22% del 2018) gli italiani che preferiscono contattare la struttura telefonicamente e il 9% vuole ancora recarsi in agenzia di viaggio.
L’HOTEL SI CONFERMA LA SOLUZIONE PREDILETTA. Anche quest’anno gli italiani dichiarano di prediligere la sistemazione in hotel: la percentuale di chi opta per questa soluzione sale al 34% dal 31% del 2018. Uno su cinque (19%) affitterà una casa, il 10% soggiornerà in un villaggio turistico (erano il 12% lo scorso anno) e oltre il 12% sceglierà un B&B, un ostello o una pensione. Sette su cento sfrutteranno la seconda casa, un ulteriore 7% alloggerà presso l’abitazione di amici e parenti mentre il 4% preferisce il campeggio o il camper.
ANCORA POCO DIFFUSO L’ACQUISTO RATEIZZATO DELLE VACANZE. La rateizzazione del costo di una vacanza rimane una pratica poco diffusa: solo il 4,1% degli italiani ha già acquistato a rate una vacanza e il 2,4% ha intenzione di farlo in futuro, dato in linea con quanto rilevato a partire dal 2014. Il 21% degli intervistati dichiara di non aver mai pensato alla possibilità di acquistare a rate una vacanza.
ITALIANI A CACCIA DI SCONTI SULLE PRENOTAZIONI (IN ANTICIPO O LAST MINUTE). Quando si tratta di prenotare una vacanza, gli italiani cercano le occasioni. Particolarmente apprezzati gli sconti sulle prenotazioni (il 38% cerca gli sconti per prenotazioni anticipate e il 23% per quelle «last minute») e i servizi extra inclusi nel prezzo (30,6%). Da segnalare come le donne, più degli uomini, valutino positivamente la presenza di transfer dalla stazione/aeroporto all’albergo: 17% contro il 11% degli uomini. Infine, chi ha figli è ovviamente interessato a sconti/riduzioni per il loro soggiorno (14% del totale campione) o per il viaggio (7%).
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