La web-economy italiana sul web vale oggi 88 miliardi di euro, pari al 4,53% del pil stimato per il 2019. A metterlo in evidenza è il portale AJ-Com.Net specializzato in campagne di comunicazione e web marketing.
L’e-commerce italiano mantiene le promesse e prosegue la sua crescita anche nel 2019 con un valore degli acquisti online che, includendo l’indotto, arriverà a sommare 88 miliardi di euro, facendo segnare un +222,40% rispetto al 2017. Lo sostiene un’analisi elaborata da AJ-Com.Net (www.aj-com.net), network specializzato in campagne di comunicazione e web marketing, secondo il quale negli anni che verranno la web-economy avrà un valore sempre maggiore rispetto ai settori economici tradizionali.
Nel 2020 addirittura un terzo della popolazione planetaria utilizzerà i canali digitali per fare acquisti. A far lievitare questa stima sono in particolare gli acquisti di prodotti che -includendo l’indotto (prodotti scelti online ma acquistati poi nei negozi tradizionali)- registrano già quest’anno un tasso di crescita di oltre quattro volte superiore a quello dei servizi.
Cosa spinge a comprare online? «I motivi sono tre: il prezzo più vantaggioso, la comodità di acquisto e la maggiore varietà di scelta offerta dal web» rispondono i responsabili di AJ-Com.Net.
E in questo comparto dell’economia, l’Italia si conferma come il più importante hub del digitale in Europa, con tassi di crescita che sono sorprendenti.
Secondo quanto osserva AJ-Com.Net la domanda dell’e-commerce è trainata prevalentemente dal settore del turismo (18,5 miliardi di euro stimati per l’intero 2019), informatica ed elettronica (8 miliardi), advertising e marketing (7,8 miliardi) e abbigliamento (6 miliardi).
Gli italiani, insomma, si spostano sempre più sul canale digitale ed è così che le «dot com» stanno crescendo ad una velocità che è tripla rispetto alle aziende tradizionali, con enormi benefici economici e sociali derivanti sia in termini di opportunità di business che di impatto sull’occupazione: basti pensare che negli ultimi 12 anni sono stati creati in Italia oltre un milione di nuovi posti di lavoro collegati al web.
«Anche il mobile advertising in Italia è cresciuto, toccando i 3,2 miliardi di euro, pari al 40% del mercato digitale» sostengono i responsabili di AJ-Com.Net, secondo i quali ad accedere mensilmente a Internet da mobile sono ben 32 milioni di italiani.
«Sia le grandi e medie imprese che quelle più piccole e perfino i professionisti stanno puntando sull’online, anche perché le soluzioni di visibilità sul web sono accessibili con investimenti alla portata di tutti» puntualizzano gli analisti di AJ-Com.Net.
A ricorrere ad AJCOM, marchio registrato presso il Ministero dello Sviluppo Economico che dal 2002 opera nel campo della comunicazione, sono aziende ed enti nei più svariati settori: dalla Confederazione Imprenditori Italiani nel Mondo (CIIM) all’Università Popolare delle Discipline Analogiche (UPDA), dall’avvocato dei vip Sergio Scicchitano agli sportivi del calibro di Carolina Kostner. E non sono mancati i big player da Avvenia (oggi acquisita da Terna) a Solar Power Network, la multinazionale canadese leader mondiale del fotovoltaico industriale.
«Dare a tutti la stessa possibilità di raggiungere il numero più ampio possibile di media, giornalisti ed influencer», questa è la visione degli ideatori di AJ-Com.Net.
Il cuore del sistema è un database di oltre 48.000 giornalisti ed influencer che si possono raggiungere attraverso la piattaforma creata proprio affinché chiunque possa diffondere il proprio pensiero o la propria opera.
«Vogliamo dare a tutti la possibilità di raccontare le loro storie, i loro successi, i loro eventi. Vogliamo che tutti possano facilmente aumentare la loro rassegna stampa collegandosi ad una vasta rete di giornalisti, blogger ed influencer che cercano quotidianamente notizie e contenuti di cui parlare» concludono i responsabili di AJ-Com.Net
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