Con Decreto del Presidente della Repubblica del 22 aprile 2020 è stata concessa la Bandiera di Guerra al Gruppo di Intervento Speciale (G.I.S.) dell’Arma dei Carabinieri.
Il G.I.S. nasce il 16 gennaio 1978 come unità speciale con compiti antiterrorismo inserita all’interno dell’allora 1° Battaglione CC Paracadutisti “Tuscania”.
Attualmente, il reparto è sempre impiegabile per l’attuazione di azioni speciali, ad elevato rischio, contro il terrorismo, nelle quali si può fare ricorso, ove necessario, all’uso delle armi.
Le ipotesi di utilizzo sono la liberazione di ostaggi, perseguendo al massimo la salvaguardia della loro integrità fisica, la riassunzione del controllo di obiettivi di vitale interesse nelle mani di terroristi, gli interventi risolutivi su aeromobili, treni ed autobus nei casi di dirottamento o di sequestro e l’operabilità in ambienti NBC, caratterizzati da pericolo di radiazioni nucleari, batteriologico o chimico.
A partire dal 1º gennaio 2004, il G.I.S. è inoltre entrato a far parte del Comando interforze per le Operazioni delle Forze Speciali dello Stato Maggiore della Difesa, con rango pari a quello delle altre unità incursori e dal 2008 è stato riconosciuto reparto che può concorrere alla costituzione dei task group land e maritime di forze speciali in analogia al 9° Reggimento Paracadutisti dell’Esercito e al Gruppo Operativo Incursori della Marina Militare, con capacità di operare nell’intero spettro delle operazioni speciali per la liberazione di ostaggi e la cattura di terroristi.
La Bandiera di Guerra, che verrà formalmente consegnata al G.I.S. quando le condizioni legate alla diffusione del covid-19 lo consentiranno, costituisce il simbolo dell’onore, delle tradizioni, della storia delle Forze Armate e del ricordo dei Caduti. In particolare, essa accompagna la Forza Armata, il Corpo armato o il reparto cui è stata assegnata per tutta la sua vita operativa e viene difesa fino all’estremo sacrificio. Inoltre, ha anche un significato simbolico. Il militare dinanzi ad essa presta il suo giuramento.
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