È quanto dichiara Nicola Apostolico, Segretario Nazionale del Sindacato Autonomo Dipendenti Anas (SADA)
“Le perplessità che avevamo espresso, da subito, rispetto all’acquisizione di Anas da parte del Gruppo Fs trovano i primi riscontri nelle dichiarazioni di autorevoli esponenti del Governo. La missione di Anas è quella di garantire il diritto costituzionale alla mobilità attraverso la gestione e la manutenzione della rete stradale e autostradale statale – circa 26.000 Km che, presto, diventeranno oltre 30.000 – e di garantire una sempre maggiore sicurezza stradale.
A tal proposito, è il caso di evidenziare che l’organizzazione del lavoro e delle attività di esercizio, sorveglianza, manutenzione e pronto intervento, è regolamentata dal DPR n. 1126 del 1981 che andrebbe abrogato in quanto, allo stato attuale, risulta superato e comporta non pochi problemi, anche di natura penale, agli stessi dipendenti impegnati nell’esercizio, peraltro carenti come organico, nella gran parte delle strutture regionali. Anas, con i suoi 90 anni di storia, si conferma al passo con i tempi e in grado di affrontare, da protagonista, le sfide degli anni a venire. In tale contesto, sono stati avviati importanti progetti legati alla Smart Road e, più in generale, alla Smart Mobility.
Chiediamo, però, certezza sull’assetto giuridico di Anas e chiarezza sul Piano Industriale. Si ipotizza un’Azienda fuori o dentro il perimetro pubblico? Si tratta di questioni non di poco conto, in quanto ne determinano, operativamente, la sua missione aziendale”.
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