Ma nel tiro alla fune tra AMA e Campidoglio il rispetto dei defunti è marginale
“Dopo le nostre denunce sui rincari delle tariffe per servizi cimiteriali del gennaio 2016 e anni di manutenzioni inesistenti collezioniamo ulteriori immagini di vergogna della gestione dei Cimiteri Capitolini. Perseveriamo contro ogni silenzio colpevole dell’Assessorato Ambiente e al Bilancio del Comune di Roma a ribadire che la riqualificazione di questi luoghi deve essere la priorità per Roma, invece ad oggi la priorità sembrano i milioni di debito verso AMA Cimiteri da cancellare.
Insistiamo nel ricordare la riqualificazione più volte annunciata dall’Assessore Montanari ha perso ogni valore e conquistato il titolo di ‘contentino’ di circostanza giornalistica. Noi siamo a ribadire l’urgenza di misure atte a ripristinare decoro e sicurezza dei cimiteri, intesa questa nell’accezione più ampia del termine, sia per quanto concerne edifici e vegetazione sia per i crimini che ogni giorno vi si consumano ai danni dei visitatori.
Sarebbe anche opportuno atto di civiltà rendere questi luoghi accessibili a tutti privi di barriere architettoniche e fornite di servizi funzionanti per tutti, visitatori ed operatori. Vogliamo inoltre aggiungere che se non ci sono stati eventi più gravi di un albero caduto sulle tombe o di calcinacci sulle vetture non significa che possiamo confidare in eterno sul fortuito.
Attendiamo atti concreti e concludenti ribadendo anche la nostra disponibilità a collaborare per identificare le priorità.” Così in una nota Valeria Campana, portavoce del Comitato Cimiteri Flaminio Prima Porta Verano e Laurentino.