Un atto di protesta, di sfida, quello di un “responsabile di un’agenzia turistica” che si è arrampicato sul Colosseo con l’intento di gettarsi di sotto per un’azione dimostrativa contro il nuovo regolamento di Polizia Urbana, che era stato poco prima applicato a due “promotori turistici”.
I due uomini erano stati sanzionati da una pattuglia della Polizia Locale di Roma Capitale, I Gruppo Centro, in base a quanto previsto all’art. 15 del nuovo Regolamento di Polizia Urbana, con una sanzione pari a 400 euro ciascuno e l’ applicazione del daspo urbano per 48 ore.
Poco dopo il responsabile di un’agenzia turistica, di 50 anni di età, non nuovo a questa tipologia di azione, poiché diverse volte aveva manifestato dissensi arrampicandosi sul monumento, ha intrapreso una forte azione di protesta fino a salire per l’ennesima volta sul Colosseo, minacciando di gettarsi nel vuoto.
Grazie ad lunga trattativa con alcuni agenti del Comando Generale, intervenuti sul posto unitamente al Comandante del Corpo Antonio Di Maggio, è stato possibile farlo desistere dall’intento suicida.
Presenti anche Polizia Di Stato, Vigili del Fuoco e personale del 118.
Terminate le operazioni condotte dalla Polizia Locale di Roma Capitale relative all’ identificazione e denuncia per resistenza a pubblico ufficiale e procurato allarme di F.M. , uomo di 50 anni, responsabile di un’agenzia turistica.
Il solo obiettivo del tour operator era quello di essere ascoltato dall’Assessore al personale di Roma Capitale, Antonio De Santis, per esporre le sue rimostranze contro il nuovo regolamento di Polizia urbana e una volta ottenuta la possibilità di confronto è sceso immediatamente dal monumento ed è stato accompagnato dagli uomini del Comando Generale e dal Comandante del Corpo, Antonio Di Maggio, in Campidoglio.
Nel corso del colloquio con l’esponente politico è stata ribadita la volontà da parte dell’amministrazione capitolina di mettere la parola fine ad abusi e irregolarità. Nessun passo indietro sarà messo in atto.
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