“Nel drammatico scenario aperto dall’emergenza coronavirus, ci sono persone, in tutta Italia così come sul nostro territorio, che vivono dal 1° marzo in “sospensione non retribuita”
Ovvero senza alcun soldo in tasca: stiamo parlando dei 1024 lavoratrici e lavoratori di Roma e del Lazio ‘ex LSU appalti storici’, rimasti esclusi dal processo di internalizzazione delle scuole di Stato.
E’inaccettabile, incredibile che queste persone siano lasciate a se stesse, ‘licenziate dallo Stato’, e abbandonate alla povertà assoluta, a maggior ragione in un contesto drammatico come quello attuale”.
E’quanto dichiara Sara Imperatori, della Fisascat-CISL di Roma Capitale e Rieti, aggiungendo che “si devono trovare soluzioni immediate per andare incontro a persone e famiglie gettate in una sconcertante situazione economica, e nel più profondo sconforto psicologico.
Unitamente alle altre organizzazioni sindacali confederali, abbiamo sollecitato, sollecitiamo e solleciteremo il ministero del Lavoro, il Miur e le parti datoriali a intervenire: è incredibile e inaccettabile che non si dia alcuna risposta e alcun sostegno al reddito a oltre mille persone nel Lazio, che sono 4mila su tutto il territorio nazionale”.
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