Aumentano i Comuni Ricicloni, 92 sopra il 65% di differenziata; diminuiscono i Rifiuti Totali, per la prima volta dal 2003 nel Lazio meno di 3 milioni di tonnellate
“Oggi premiamo i Comuni Ricicloni grazie ai quali migliora il ciclo dei rifiuti nel Lazio”
Comune più Riciclone è Castelnuovo di Porto (RM) con 82,3%, Fiumicino (RM) il Comune Riciclone più popoloso con il 69%. 14 i Comuni Rifiuti Free e miglior comune Plastic Free è Colle San Magno (FR)
“Puntiamo a rifiuti zero. Ci servono mille impianti: alla Regione chiediamo un nuovo piano rifiuti che rispetti le necessità impiantistiche territoriali e al Comune di Roma di fare impianti, ad oggi del tutto assenti”.
Oggi a Roma, con il contributo della Regione Lazio, si è svolta la seconda edizione dell’Ecoforum di Legambiente Lazio, durante il quale sono stati premiati i Comuni Ricicloni, cioè quelli che hanno superato il 65% di raccolta differenziata, su base dati del catasto rifiuti ISPRA e con cifre relative al conferimento del 2017. Il Comune più Riciclone del Lazio è Castelnuovo di Porto (RM) con l’82,3% di RD, al secondo posto Roccagorga (LT) al 81,8% e terzo Colle San Magno al 81,4%. Fiumicino (RM) è il Comune Riciclone più popoloso con il 69% e con il maggior numero di tonnellate di rifiuti conferite in maniera differenziata. In aumento i comuni ricicloni che passano da 84 a 92, mentre è in diminuzione la produzione totale di rifiuti urbani nel Lazio che, per la prima volta dal 2003, scende a meno di 3 milioni totali con 2.972.094 di tonnellate.
Nell’EcoForum sono stati premiati anche i Comuni Plastic Free, quelli ricicloni e con meno di 10 kg/abitante/anno di plastica conferita: il migliore è il comune di Colle San Magno (FR) con appena 2,31 kg/abitante/anno di plastica conferita. Infine 14 amministrazioni hanno ricevuto il Premio Comuni Rifiuti Free, quelli cioè con meno di 75 kg/abitante/anno di secco residuo.
“Oggi più di novanta Comuni hanno raggiunto l’obiettivo di raccolta differenziata: a tutti loro, e a quelli che si stanno impegnando per arrivarci, va il nostro premio e il nostro ringraziamento – dichiara Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio – perché con questi risultati la Regione sale ancora in percentuale di raccolta differenziata e, per la prima volta da quindici anni, vede scendere, a meno di tre milioni, le tonnellate totali di rifiuti prodotti. Ci sono tanti piccoli Comuni come motore di questo miglioramento, ma anche grandi e popolose città che sono state in grado di migliorarsi e dimostrano che si può far bene anche in contesti urbani complessi e antropizzati: un segnale chiaro per Roma, dove da due anni non aumenta in modo importante la percentuale di differenziata”.
L’Ecoforum del Lazio 2018, oltre a premiare le amministrazioni virtuose è stata anche l’occasione per conoscere le buone pratiche di gestione e le opportunità già presenti: acquisti verdi, innovazioni tecnologiche, compattatori, esperienze di riuso, tariffa puntuale, fino al nuovo protocollo Fishing for Litter per il recupero di rifiuti in mare da parte dei pescatori, già avviato sperimentalmente da Legambiente a Terracina e che ora vede l’avvio con un accordo tra Regione, Arpa Lazio, pescatori, Capitaneria di Porto e Legambiente.
Tema cruciale affrontato nel pomeriggio da Legambiente, quello degli impianti di gestione: dalle difficoltà alle necessità, dai conflitti territoriali alla costruzione dell’economia circolare. “Rifiuti zero e impianti mille – continua Scacchi – è un principio che deve essere prioritario: abbattere la quantità di rifiuti indifferenziati, abolire le discariche, puntare a chiudere i termovalorizzatori, tutto ciò è possibile, e si può, costruendo tanti impianti per la gestione della differenziata, a cominciare da quelli di compostaggio e per la produzione di biometano, indispensabili al conferimento della frazione organica e l’economia circolare. Alla Regione chiediamo che il nuovo piano rifiuti vada proprio in questa direzione, nel rispetto della gestione d’ambito, perché di questi impianti c’è enorme carenza nel Lazio e soprattutto a Roma che, oltre a dover gestire in questi giorni il post incendio del TMB Salario, deve smettere di mandare i propri rifiuti dovunque con un flusso folle di camion, programmando subito nuovi impianti nel proprio territorio. Sono passati più di cinque anni dalla sacrosanta chiusura di Malagrotta, una delle peggiori storie del Lazio; oggi gli impianti a Roma vanno fatti, bene, senza consumo di suolo, progettati con le migliori e più moderne tecnologie e in grado di gestire un flusso di oltre la metà dei rifiuti del Lazio. Solo così la capitale può prendere strade virtuose, uscendo da un’emergenza continua e smettendo di pesare solo sui cittadini di altri comuni, luoghi dove cesserebbero anche tante delle resistenze alla costruzione di impianti se terminasse lo spauracchio della monnezza romana”.
“Comuni Ricicloni di Legambiente rappresenta una preziosa iniziativa per sensibilizzare istituzioni e cittadini sul valore della raccolta differenziata. Nel 2018 la Regione ha trasferito oltre 50 milioni di euro ai Comuni del Lazio per la realizzazione di isole ecologiche e centri di compostaggio, mentre nei prossimi giorni verrà pubblicato il primo bando da 2 milioni di euro per avviare l’introduzione della tariffa puntuale, secondo il principio che ‘meno inquini e meno paghi’. Sono interventi concreti per sostenere la riduzione dei rifiuti e lo sviluppo della raccolta differenziata, insieme al recupero e al riciclo di materie, che potranno essere rimesse nella filiera produttiva” dichiara Massimiliano Valeriani, assessore al Ciclo dei Rifiuti della Regione Lazio, presente questa mattina alla manifestazione EcoForumLazio.
Tra gli altri hanno partecipato a Ecoforum, Massimiliano Valeriani, assessore Regionale, Cristiana Avenali responsabile dell’ufficio di scopo per i piccoli comuni e contratti di fiumi della Regione Lazio, Pinuccia Montanari, assessore all’ambiente di Roma.
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