Comunicato stampa – In merito a questa vicenda e alle notizie diffuse desideriamo precisare quanto segue:
Il paziente O.F., di anni 67 è giunto presso il nostro Pronto Soccorso in codice rosso per le complesse patologie cardiopolmonari che ne hanno reso necessario il ricovero immediato in sala Emergenze – l’area del Pronto Soccorso dotata di attrezzature ed assistenza paragonabili ad una Terapia Intensiva (Sala Rossa). Le condizioni cliniche del paziente sono subito apparse particolarmente gravi. Il paziente è stato sottoposto a numerosi accertamenti diagnostici ed ha iniziato i trattamenti terapeutici necessari per le patologie presenti al momento dell’ingresso (monitorizzato in ventilazione assistita e sottoposto a terapia infusionale).
Alle 02.00 del 25 dicembre, nella sala Emergenze, il paziente, posizionato su un lettino di Pronto Soccorso, mantenuto in posizione di sicurezza con spondine laterali alzate, si è repentinamente spostato nell’intenzione di mettersi in piedi nonostante fosse in ventilazione assistita ma le gravi condizioni di fragilità e debolezza hanno determinato una caduta repentina. Il personale ha prontamente prestato soccorso al paziente.
Tre giorni dopo, le condizioni del paziente, inizialmente stabili, sono divenute critiche nelle prime ore del 28 dicembre a causa di una emorragia cerebrale. Il paziente è stato sottoposto a intervento neurochirurgico e successivamente ricoverato in Terapia Intensiva, il paziente è deceduto il giorno 3 gennaio. Sono in corso le indagini della Procura ed è stato chiesto il riscontro autoptico.
Il Policlinico Tor Vergata sottolinea che il paziente non è stato mai “lasciato nel corridoio del pronto soccorso”, bensì assistito all’interno della sala Emergenze del PS dove sono state somministrate le cure e sono stati eseguiti tutti gli accertamenti diagnostici necessari, come riportato in cartella clinica.
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