Servono più risorse per l’antincendio, per la gestione del verde urbano e più politiche di contrasto alla crisi climatica
L’incendio divampato oggi a Monte Mario ha ancora esiti incerti e la conta dei danni deve essere ancora fatta, tuttavia è rappresentativo della gravissima crisi, prima di tutto climatica, con un’ondata di calore persistente e priva di precipitazioni, ma una crisi anche in termine di risorse economiche che devono essere dirottate sull’adattamento agli effetti dei cambiamenti climatici.
“L’incendio di Monte Mario ci colpisce come associazione e come cittadini, la riserva infatti è stato al centro da sempre di importanti campagne di educazione ambientale fin dalla nascita di Legambiente Lazio – dichiara Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio – tuttavia non è più grave di altri che si sono verificati in città mettendo a rischio la biodiversità e la salute dei cittadini.
Ogni ettaro di bosco urbano bruciato è infatti una sconfitta, ma un incendio in un punto così evidente della città deve farci riflettere sulla necessità urgente di stanziare nuovi fondi per l’antincendio e per la gestione del verde urbano. La crisi climatica si sta facendo sentire sempre di più di anno in anno e dobbiamo lavorare per permettere alla capitale di restare un luogo abitabile anche nei prossimi decenni”
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