Top Doctors® spiega perché l’esclusione della Nazionale, in un certo senso, fa bene al… cuore: niente tachicardia durante le partite dall’esito incerto, tante ore di sonno guadagnate e addio a birrette e junk food davanti alla TV
Mancano ormai pochissime ore al calcio di inizio dei Mondiali di Russia. E se tra i tifosi di tutto il globo l’ansia e l’eccitazione sono alle stelle, diversa è la situazione in Italia, dove per gli appassionati di pallone (compresi quelli che si scoprono tali una volta ogni quattro anni) resta solo tanta amarezza e delusione, dopo l’infausta serata del 13 novembre che ha visto gli Azzurri perdere contro la Svezia in fase di qualificazioni.
A confortare gli animi in questi giorni difficili ci pensa Top Doctors® (www.topdoctors.it), la piattaforma online che seleziona e mette a disposizione degli utenti un panel formato dai migliori medici specialisti di tutto il mondo, svelando che, in fondo, la Nazionale fuori dai giochi può avere risvolti positivi, per lo meno sulla nostra salute. Ecco perché:
1. Niente cuore in gola. Parate “impossibili”, tiri da fuori area, calci di rigore e rimonte dell’ultimo minuto: durante un match, soprattutto se mondiale, ogni momento è da cardiopalma. Senza l’Italia in campo addio quindi alla tachicardia, che può affaticare il cuore, causando sintomi quali dispnea, palpitazioni, sincope, dolore toracico e vertigini.
2. Serate alcool – free. Per molti una partita guardata in TV in compagnia di amici non ha lo stesso sapore se non è accompagnata da una (o ben più di una) birra gelata. L’eliminazione dell’Italia ridurrà queste occasioni conviviali ad alto tasso alcolico, e con esse le possibili conseguenze per la salute: problemi a cuore e circolazione, danni a fegato e pancreas, ma anche infertilità, ulcere, afte e stomatiti.
3. Junk food addio. Non solo birra ma anche hamburger, patatine, salatini e altri cibi spazzatura sono fedeli compagni dei momenti “mondiali”. Alimenti a scarso valore nutrizionale e a elevato apporto energetico, ricchi di cloruro di sodio, di glucidi raffinati, di lipidi saturi e/o acidi grassi idrogenati: non vanno trascurati i rischi a lungo termine, quali ad esempio l’insorgere di ipertensione e malattie cardiovascolari.
4. Più ore di sonno guadagnate. Le partite spesso costringono i tifosi, dislocati ai quattro angoli del pianeta in località dal diverso fuso orario, ad alzatacce e notti insonni. Anche in questo caso, la salute non ne esce indenne: tra le conseguenze a breve termine la diminuzione della concentrazione e l’aumento della probabilità di avere un incidente; alla lunga, invece, dormire poco può aumentare il rischio di infarti, arresti cardiaci e ictus.
Il Dott. Pietro Delise, Specialista in Cardiologia e Medicina dello Sport di Top Doctors, ha commentato: “Assistere a una partita di calcio nella veste di tifoso, che soffre nel sostenere la propria squadra, crea senza dubbio uno stato emotivo di eccitazione che accelera il battito cardiaco e aumenta la pressione arteriosa. In soggetti normali queste alterazioni cardiocircolatorie non danno conseguenze rilevanti. Ma in soggetti con cardiopatia (nota o ignorata dal soggetto) in queste situazioni si possono scatenare crisi cardiache di vario genere.
E’ noto infatti agli addetti ai lavori che alcuni soggetti vanno incontro a infarto miocardico e/o ad aritmie anche pericolose guardando animatamente le partite di calcio allo stadio o a casa. Perciò, l’assenza della nostra nazionale dai Mondiali di calcio forse “salverà qualche vita”, o per lo meno eviterà qualche corsa nella notte al Pronto Soccorso. Concordo inoltre sul fatto che, mancando le partite dell’Italia, ci saranno meno serate tra amici in cui spesso si eccede in cibi spazzatura, alcol e fumo, che sono l’esatto contrario dell’alimentazione dello sportivo. Guardare lo sport non basta per essere sportivo, bisogna anche praticarlo e avere uno stile di vita adeguato”.
A proposito di Top Doctors
Top Doctors® è la piattaforma online che seleziona e mette a disposizione degli utenti un panel formato dai migliori medici specialisti, centri e cliniche privati di livello internazionale. Ne fanno parte i medici più brillanti in ogni specializzazione e in ogni trattamento in Europa, America Latina e Stati Uniti.
Nata con l’obiettivo di rispondere all’esigenza di conoscere il miglior specialista al quale rivolgersi per affrontare un problema di salute, la piattaforma oggi conta oltre 1 milione di utenti unici mensili e più di 20 milioni di pazienti che si sono affidati a questo network per la scelta di un medico in Spagna, Italia, Regno Unito, Messico, Colombia e Stati Uniti.
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