Livia Turco: “L’Ordine dei Giornalisti si muova immediatamente contro questo atto misogino”.
Un titolo provocatorio, un’allusione ammiccante alla sensualità e al corpo femminile ed ecco come, con poche semplici parole, svilire e ridicolizzare l’immensa attività parlamentare e la grandezza morale di Nilde Iotti che ben poche persone, uomini e donne che fossero, posso vantare di aver lasciato in eredità al nostro Paese.
Nilde è stata la prima donna ad essere eletta Presidente della Camera dei Deputati e una delle ventuno donne che parteciparono all’Assemblea Costituente nel 1946, una Madre Costituente. Senza il suo fondamentale contributo, questo Paese non sarebbe quello che è e tanti diritti conquistati dalle donne, dal lavoro alla vita privata, non sarebbero tali.
Un atto vile, villano, che non vogliamo passi inosservato. La Fondazione Nilde Iotti si è già appellata all’Ordine Nazionale dei Giornalisti per chiedere un’azione disciplinare nei confronti del soggetto in questione.
Queste vicende – conclude la Turco – oscurano il lavoro quotidiano della Fondazione e dei volontari che s’impegnano ogni giorno, con costanza e passione, per tenere viva la memoria di Nilde Iotti. Vanno lodate, al contrario, iniziative meritevoli e serie come la docu-fiction “Storia di Nilde” andata in onda giovedì 5 dicembre in prima serata su Rai1 a vent’anni dalla scomparsa di Nilde Iotti (4 dicembre 1999) e a quarant’anni dalla sua nomina a Presidente della Camera dei Deputati. Ci attiveremo perché il bellissimo film la Storia di Nilde sia visto in ogni luogo d’Italia per seppellire con la forza delle immagini e dei fatti questo grave goffo e stupido atto di misoginia.
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