Per la tappa ciociara delle Goletta dei Laghi era prevista ieri sul lago di Canterno un’escursione didattica.
Obiettivo della giornata, fare il punto sull’impatto degli scarichi che arrivano al lago e i danni alla ricca biodiversità presente sul bacino.
Le piogge, che sono cadute senza sosta, hanno mandato in grande sofferenza il depuratore, facendo arrivare al lago un consistente carico inquinante.
Gli attivisti del cigno verde, guidati dal locale circolo di Fiuggi, hanno prontamente allertato ARPA Lazio per effettuare i controlli necessari e verificare cosa effettivamente sia giunto nelle acque.
“Le prime piogge ci hanno regalato una brutta sorpresa – ha commentato Enzo Pirazzi, presidente di Legambiente Fiuggi – abbiamo chiesto ad ARPA di effettuare i controlli necessari sul carico giunto a lago e chiediamo che anche il depuratore che serve il bacino sia sottoposto ad un severo controllo per verificarne il funzionamento”.
Ieri, al termine dell’escursione, si sarebbero presentati i dati del monitoraggio microbiologico effettuato dai tecnici della Goletta dei Laghi nei giorni scorsi. Due i punti presi in esame, entrambi i prelievi effettuati sono risultati entro i limiti di legge, ma la sorpresa odierna fa scuotere il capo a Legambiente.
I DETTAGLI DELLE ANALISI MICROBIOLOGICHE SUL LAGO DI CANTERNO
Quello di Legambiente è un campionamento puntuale che non vuole sostituirsi ai controlli ufficiali, né pretende di assegnare patenti di balneabilità, ma restituisce comunque un’istantanea utile per individuare i problemi e ragionare sulle soluzioni.
Nelle analisi della Goletta dei Laghi vengono prese in esame le foci dei fiumi, torrenti, gli scarichi e i piccoli canali che si trovano lungo le rive dei laghi, punti spesso segnalati dai cittadini attraverso il servizio SOS Goletta. Queste situazioni sono i veicoli principali di contaminazione batterica di origine fecale, dovuta alla insufficiente depurazione che, attraverso scarichi e corsi d’acqua, arriva nel lago.
“Se avessimo effettuato i prelievi in questi giorni – dichiara Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio – l’esito delle nostre analisi sarebbe stato completamente diverso; ora attendiamo i risultati del monitoraggio fatto da Arpa sotto nostra richiesta. Non possiamo affidarci alla clemenza delle condizioni meteo per scongiurare l’arrivo di scarichi nel Lago di Canterno. E’ necessario che i sistemi di depurazione vengano adeguati ai sempre più frequenti fenomeni meteorologici improvvisi ed estremi, conseguenza evidente del cambiamento climatico in essere ed inoltre, è fondamentale che il gestore del servizio idrico metta in campo progetti veri per la separazione delle acque chiare dai reflui fognari. Se così non fosse l’importante presidio di biodiversità che è questo lago, riserva naturale gestita dal Parco Regionale Monti Ausoni e Lago di Fondi, sarebbe messo ulteriormente a rischio”.
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