Urla ed atteggiamenti minacciosi, percosse, strattonamenti e sottoposizione ad arbitrarie punizioni di vario genere
I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Mussomeli (CL), unitamente ai colleghi della stazione di Milena (CL), hanno tratto in arresto nella mattinata di oggi una insegnante sessantenne, C.M., in servizio presso la scuola dell’infanzia “G.RODARI” di Milena, perché attinta da una ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale del capoluogo nisseno su richiesta della locale Procura della Repubblica.
Il provvedimento è stato richiesto dal Pubblico Ministero al termine delle indagini condotte dai citati Carabinieri che, poco più di un mese fa, avevano ricevuto delle segnalazioni, da parte dei genitori dei minori, circa ripetuti episodi di maltrattamenti a carico di una classe di alunni, dai 3 ai 5 anni di età, che frequentano la scuola in questione. Gli investigatori, autorizzati dalla Procura che condivideva il quadro probatorio acquisito, installavano quindi una telecamera occultata all’interno dell’aula scolastica al fine di poter raccogliere elementi di prova inconfutabili ed interrompere l’eventuale commissione di tali reati.
Il quadro che emergeva sin dal primo giorno di riprese confermava l’ipotesi accusatoria poiché la maestra, oggi tratta in arresto, assumeva con frequenza quotidiana condotte maltrattanti consistite in urla ed atteggiamenti minacciosi, percosse, strattonamenti e sottoposizione ad arbitrarie punizioni di vario genere, tanto da creare un clima di terrore all’interno della classe.
Il provvedimento cautelare emesso dal G.I.P., accogliendo la richiesta e condividendo l’impostazione accusatoria degli inquirenti, ha permesso quindi di interrompere una grave sequenza di sopraffazioni a carico degli incolpevoli bambini.
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