Controlli a tappeto alla fiera CremonaMusica. Sequestro di 500 aste di pernambuco per archetti da violino.
I Carabinieri Forestali della Sezione Operativa Centrale del Raggruppamento CITES di Roma e dei Nuclei CITES di Modena, Malpensa e Ponte Chiasso, coadiuvati dalla Stazione Forestale di Cremona, in data 28 settembre 2018, hanno sottoposto a controllo circa 200 espositori della nota e prestigiosa Fiera “Cremona Musica 2018” dedicata agli strumenti musicali e diventata un punto di ritrovo per gli amanti della musica di tutto il Mondo. Sequestrate oltre 500 aste e tavole in legno di pernambuco (Caesalpinia echinata), una specie rara e protetta dalla Convenzione di Washington, pronte per essere vendute coperte da incomplete o inesistenti documentazioni. Il valore del materiale sequestrato, se si considera il prodotto finale ricavato (archetti) e le sue valutazioni nel mercato di nicchia, è stimato in circa 500.000 euro.
Cremona, nota da sempre per i suoi abili liutai e per l’artigianato di violini ed archetti per strumenti ad arco apprezzati e ricercati nel mondo (tanto da meritare il riconoscimento dell’UNESCO come bene immateriale) ha attratto anche soggetti dediti al business di importazione di legname illegale. Insieme ad altri legni come il palissandro, il mogano e l’ipe’, è soprattutto il pernambuco, il legno più pregiato e storicamente usato per realizzare archetti di violino (con prezzi che oscillano dai 500 ai 10.000 euro), nonostante si sia rarefatto in natura al punto da estinguersi in vaste aree dell’area omonima (PERNAMBUCO, in Brasile). Detto anche PAU BRASIL il legno di questa pianta è stato utilizzato da epoche antiche per le sue qualità di risonanza e per il colore (da: abraso=abraso o color brais=brace) e ha dato il nome stesso al Brasile. Ne esistono in natura solo rimboschimenti artificiali e poche piante ornamentali e per questo la specie è tutelata dalla CITES. La specie è infatti protetta dalla Convenzione di Washington che la elenca nella Appendice II^ e ne vieta l’importazione,la detenzione e la vendita senza la prescritta licenza CITES che ne assicura la origine legale.
L’intervento specialistico dei militari del Raggruppamento CITES, effettuato anche a tutela dell’artigianato di qualità che rende questo settore unico al mondo, ha permesso di individuare alcune partite illegali di legname provenienti direttamente dal Brasile attraverso le dogane aeroportuali italiane. Le indagini stanno proseguendo nel tentativo di intercettare e bloccare altre partite illegali dal Brasile che vengono triangolate nel nostro Paese per essere spedite su mercato cinese ove questo legname è ricercato e pagato profumatamente. L’attività di polizia ha portato al sequestro di oltre 500 aste e tavole in legno grezzo introdotte illegalmente. I soggetti sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Cremona per violazione all’art.2 della Legge 150 del 1992 (CITES). Sono in corso indagini anche per il rispetto della normativa sulla cosiddetta “Due Diligence” che in Europa, con il Regolamento Legno(EUTR) , cerca di contrastare l’immissione di legname illegale e proveniente da illegal logging (taglio illegale delle foreste primarie).
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