A pochi giorni dal ventennale della tragedia di Via di Vigna Jacobini, quando nell’assurdo crollo di un palazzo morirono 27 persone, c’è un silenzio assordante da parte delle istituzioni verso le famiglie delle vittime.
Il 16 dicembre del 1998 resterà tra le date più nefaste per la Capitale che in zona Portuense registrò una tragedia tra le più dolorose del dopoguerra. A ricordarla, oltre al cratere rimasto, c’è solo una piccola targa che non rende giustizia alla memoria di quella giornata di venti anni fa.
L’insensata burocrazia che regola alcuni processi amministrativi, poi, blocca ogni iniziativa promessa in passato relativa alla realizzazione di un adeguato luogo del ricordo ancora da definire. La voragine nel quartiere, oggi, è anche la voragine nei cuori di chi ha perso familiari e case. Per questo riteniamo doveroso dare un segnale concreto di vicinanza a quelle famiglie, sostenendo le richieste alla sindaca Raggi da parte del Comitato vittime del Portuense per l’istituzione di una Giornata cittadina della Memoria, e una riqualificazione dell’area che possa alleviare il dolore per quelle assurde perdite.
E’ quanto dichiarano Fabrizio Santori, dirigente regionale della Lega, Daniele Catalano, capogruppo Lega in XI Municipio, e Matteo Crocicchia, coordinatore Lega Municipio XI
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