Città in tilt a causa di servizi inefficiente sul fronte rimozione foglie e pulizia caditoie. Residenti delle zone allagate possono chiedere 1.000 euro di risarcimento
Ancora una volta Roma va in tilt dopo un temporale, con la città paralizzata a causa di allagamenti e strade chiuse con disagi immensi per la circolazione e per i cittadini. Una situazione che nella capitale si ripresenta puntualmente in occasione di ogni pioggia intensa e che ha un solo e unico responsabile: l’amministrazione comunale, che ora sarà chiamata a risarcire i danni provocati ai romani.
“In nessun’altra metropoli del mondo un temporale porta alla paralisi totale della città e, nonostante i ripetuti episodi registrati a Roma, nulla è stato fatto per evitare i disagi alla popolazione – attacca il presidente Carlo Rienzi – Gli allagamenti delle strade dipendono dagli inefficienti servizi offerti dall’amministrazione, con la rimozione delle foglie e la pulizia di tombini e caditoie che o non viene eseguita, oppure viene realizzata in modo inadeguato, portando puntualmente alla paralisi della città”.
I cittadini in sostanza pagano le tasse per un servizio che non ricevono, e subiscono disagi evidenti quando una strada si allaga o viene chiusa. Per tale motivo il Codacons annuncia oggi una class action contro il Comune di Roma finalizzata ad ottenere il risarcimento dei “danni da allagamento”, alla quale possono aderire tutti i residenti delle strade che tra ieri e oggi hanno subito ripercussioni a causa del maltempo. Con tale iniziativa l’associazione si propone di citare in giudizio Roma Capitale per far ottenere a ogni cittadino 1.000 euro di risarcimento per danni e disagi subiti a seguito dell’allagamento delle strade. A partire da questo pomeriggio sul sito www.codacons.it sarà pubblicata la pagina per fornire la pre-adesione alla class action del Codacons.
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