TEATROVID-19 Il teatro ai tempi del Corona (la rinascita del teatro)
‘Coppia aperta, quasi spalancata’
di Dario Fo’ e Franca Rame
Con Giancarlo Porcari e Manuela Bisanti
regia di Matteo Vacca
Orto Botanico di Roma
Attendevo da tempo questa adorabile coppia di artisti di nuovo insieme sul palco. Li avevo visti nello spettacolo “Il letto Ovale, bravissimi, poi su YouTube e Facebook cimentarsi da ‘solisti’ durante il lock down, entrambi con i loro personali video assai divertenti.
Tutti e due hanno un innato senso umoristico, una gestualità ed un’ espressività che li caratterizza, insieme diventano una forza travolgente.
Sono dunque curioso di assistere al loro imminente spettacolo, in questa particolare cornice, ovvero l’Orto botanico di Roma, uno stupendo angolo verde della nostra città.
Dopo una sbirciata alla trama, lascerei spazio ai nostri artisti, facendo una chiacchierata con loro in un’ intervista parallela, cosicché anche voi possiate avere il piacere di conoscerli meglio, apprezzarli e magari venire a vederli.
Come reagireste se il vostro lui o la vostra lei vi proponessero di trasformare la relazione in una coppia aperta? Domanda difficile a cui rispondere con sincerita’…
I protagonisti di questa frizzante commedia, forse la piu’ riuscita di Dario Fo e Franca Rame, si trovano alle prese con un matrimonio in crisi e ovviamente hanno ricette molto diverse per cercare di superare le loro incomprensioni. Dialoghi serrati, colpi di scena, ipocrisie borghesi da smascherare, bugie da difendere strenuamente, sono solo alcuni degli ingredienti che caratterizzano questa commedia. Un testo arrivato alle soglie dei quarant’anni (prima rappresentazione 1983), eppure ancora attualissimo nella sua tematica principale: la relazione di coppia e la parita’ tra donna e uomo. Infatti, ancora oggi, poco sembra essere cambiato. Si finge una parità, una normalità, ma le conquiste delle donne e il rapporto con l’altro sono sempre al limite. Infatti la “coppia aperta” è in realtà un’invenzione del marito della nostra protagonista, per giustificare le sue infedeltà di immaturo vanaglorioso Don Giovanni, (con comico strazio della moglie ridotta a maldestri tentativi di suicidio). Ovviamente tutto va bene, o quasi, se di questa libertà ne fruisce il maschio, ma cosa succede quando anche la donna, superate le iniziali ritrosie, decide di prendersi la sua parte di libertà trovandosi un altro: bello, intelligente, docente universitario, ricercatore nucleare, e per di piu’ innamorato di lei?
Per scoprirlo non vi resta altro che venire a teatro… con lui, lei o l’altro/a!
Aspetto trepidante il loro spettacolo, sicuro che non mi deluderà.
Ho una grande stima per questi due artisti, sia da un punto di vista artistico che umano. La loro intervista doppia li svela per quelli che sono, positivi, propositivi, elettrizzati per questa nuova prova, ma anche per la partecipazione a questa singolare intervista. Vorrei esserci e vedere le loro espressioni quando leggeranno l’uno le risposte dell’altra…
E ora spazio alle domande!
Come è nata l’idea di fare lo spettacolo insieme?
GIANCARLO: Avevo una forte voglia, un grande desiderio di fare uno spettacolo a due con una donna. Con Manuela ci eravamo conosciuti nello spettacolo “una bugia tira l’altra” e poi abbiamo condiviso “il letto ovale”, sempre con la regia di Matteo Vacca. La mia stima nei suoi confronti è stata sempre più grande, fino a quando non l’ho vista in scena, nello spettacolo “sali o scendi”, e li mi sono detto: voglio fare lo spettacolo con lei!
MANUELA: in realtà è un’idea nata in modo del tutto naturale e casuale. Eravamo nei camerini prima di una delle repliche de “Il letto ovale” e stavano chiacchierando di alcuni testi a due uomo/donna e ad un certo punto ci siamo detti “Ne cerchiamo uno che ci piace e lo facciamo io e te?” e abbiamo detto “Si!”
Com’è lavorare con Manuela?
GIANCARLO: È stimolante, lei è molto minuziosa, sempre alla ricerca dei particolari, e poi ha una testa oltre che da attrice, anche da regista, e secondo me anche da autrice. Anche se lei nega. Poi è professionale, è sorridente (anche se ha il suo carattere), ed a volte non è semplice tenerle testa, ma abbiamo trovato un buon connubio, dato anche dalla grande amicizia che ci lega. Poi mi fa ridere, lei non lo sa ma è così! No forse lo sa, chissà se nella sua risposta lo dice…mah… comunque lei per me, è spunto di riflessione, riesce a farmi vedere il nostro lavoro dalla giusta angolazione regalandomi insegnamenti, anche se più giovane di me (ma di poco, ora non facciamo chiarezza sul divario d’età), che non ho mai trovato. È stupendo lavorare con lei
Com’è lavorare con Giancarlo?
MANUELA: È divertente, stimolante ed entusiasmante. Siamo due attori molto diversi, direi quasi opposti, quindi non nego che ci siano stati dei momenti di tensione, ma in realtà è un continuo mettersi in gioco per entrambi. Giancarlo gioca, improvvisa, si butta, segue il suo istinto senza preoccuparsi del risultato (che è una bellissima qualità), ma è anche un ascoltatore, è umile, cerca il confronto con i colleghi perché vuole migliorarsi sempre. È premuroso, disponibile. E poi ha un’energia meravigliosa, una volta che lavori con lui vorresti lavorarci sempre. Se imparasse anche i testi a memoria sarebbe perfetto ahahah scherzo, so che quando leggerà riderà anche lui.
Il testo come lo avete scelto?
GIANCARLO: Inizialmente avevamo in mente un altro testo meraviglioso, che però non vi rivelo, perché magari un giorno riusciremo a portarlo in scena. Solo che l’agenzia ci chiese un bel po’ di soldi, e noi poveri squattrinati, abbiamo dovuto cedere. Così un giorno parlandone con Matteo, che avevamo individuato come regista, ci propose di leggere “coppia aperta…”, ricordo ancora il giorno che ci siamo trovati per leggerlo insieme io e Manuela. Durante la lettura era tutto naturale, era fluido, ci calzava a pannello, ed i nostri occhi si illuminavano sempre di più, fino all’ultima battuta. Poi ci siamo guardarti e abbiamo detto in simbiosi: è nostro, e ce ne siamo innamorati. Poi c’è da dire che la penna che l’ha scritto si fa sentire, e per me è un grande onore portare in scena un testo di due mostri sacri come Dario Fo e Franca Rame. Spero che anche loro apprezzino il grande lavoro che stiamo facendo
MANUELA: All’inizio volevamo fare un altro spettacolo, non dico quale perché la nostra speranza è quella di metterlo in scena prima o poi, ma al momento sarebbe stato un investimento che non saremmo riusciti a sostenere. Abbiamo letto altri testi, operazione stupenda che ci ha permesso di conoscerci meglio e ci ha dato la conferma che cercavamo la stessa cosa e così, quando abbiamo letto “Coppia aperta, quasi spalancata”, suggeritoci da Matteo, abbiamo capito subito che avevamo trovato il NOSTRO spettacolo.
Mentre la scelta registica?
GIANCARLO: Con Matteo entrambi ci avevamo già lavorato, come detto poc’anzi, trovandoci divinamente bene. Poi per quanto mi riguarda con lui ho un rapporto speciale: nel senso che riesco a lavorarci in armonia, ma soprattutto cazzeggiando, e con una marea di risate ogni volta escono fuori trovate geniali. E poi, ha una visione totale per gli spettacoli che crea, riesce a vedere subito il potenziale del prodotto, riesce a tirar fuori le corde migliori ad ogni attore, ha tatto, ha una dialettica eccellente, ha una vena psicologica, è un ascoltatore, e poi le serate post spettacolo con lui sono uno spasso. Per me è un regista, ma anche un attore potente!
MANUELA: Anche la scelta registica è stata molto naturale. Intanto è stato proprio Matteo a suggerirci il testo dicendoci che se avessimo voluto a lui sarebbe piaciuto curarci la regia, in più quando lo abbiamo letto, abbiamo pensato che sarebbe stato giustissimo. Matteo ha la follia, l’ironia e la capacità perfette per questo testo e devo dire che secondo me ha fatto un ottimo lavoro. Mi sono divertita tanto, mi sono sentita stimolata e ascoltata. Mi sono sentita messa alla prova continuamente e quando succede, in genere, è perché il regista crede in te e quindi sono felice. Sono molto contenta della scelta e credo che lo sia anche Giancarlo. Spero che anche Matteo riceva le sue soddisfazioni grazie a questo lavoro.
Chi è più bravo/a in scena?
GIANCARLO: Sicuramente lei! No, in questo non ci sono primi attori, qui c’è una squadra, compreso Matteo, gli scenografi, Giovanni Valmigli e Lina Zirpoli che hanno fatto un lavoro stupendo. Anzi, voglio ringraziarli perché hanno lavorato per noi, sono stati con noi, insomma grandi professionisti, ma soprattutto persone di una squisita sensibilità, ed umanità. Qualità rara. Qui ci tengo a dirlo, vince la squadra!
MANUELA: Sicuramente io! Ahahah dico così perché di sicuro Giancarlo ha risposto “Sicuramente lei!” ahahah… Posso dire che siamo bravissimi tutti e due?! È uno spettacolo in cui cercare di primeggiare è deleterio, è un meccanismo perfetto, siamo l’una nelle mani dell’altro, come spesso accade negli spettacoli a due, ed è bellissimo. In più, in questo spettacolo, la regia e la scenografia hanno un ruolo fondamentale. Bravissimi infatti anche Lina e Giovanni, i nostri scenografi, che hanno accolto e concretizzato la folle idea di Matteo.
Cosa vi aspettate da questo spettacolo?
GIANCARLO: Di farlo vivere, di portarlo in giro, di farlo vedere a più persone possibili, su tanti palchi, piazze, ovunque. Noi, io e Manuela siamo anche i produttori, ci siamo sobbarcati delle spese più grandi di noi, ci stiamo investendo, perché è uno spettacolo che amiamo, è un nostro figlio, e lo vogliamo veder crescere sempre di più. Abbiamo incontrato mille difficoltà, ci siamo abbattuti, ma ogni volta ci siamo guardati in faccia dicendoci: insieme si può fare! Ed ora non vediamo l’ora di battezzare la nostra creatura nella splendida cornice dell’orto botanico a Trastevere. Ecco se magari un distributore, un produttore, potesse esserci vicino, sarebbe per noi il sogno. Insomma stiamo cercando figure che riescano a dare luce al nostro stupendo figlio, un figlio d’arte, pieno di entusiasmo. Un po’ come siamo io e Manuela. Cioè, noi non siamo figli d’arte, tutt’altro, ma pieni di entusiasmo sicuramente si!
Infine sono curioso e non vedo l’ora di leggere cosa Manuela ha detto di me…di noi!
MANUELA: Io voglio farlo per sempre, fin quando avrò l’energia per farlo!!! Spero davvero di farlo vivere il più possibile, di farlo viaggiare, di farlo vedere. Spero di trovare una distribuzione che ci aiuti a realizzare questo sogno perché ci meritiamo un’occasione. Giancarlo ed io lo stiamo producendo quindi ci stiamo mettendo tutti noi stessi e lo amiamo tantissimo. Vogliamo che se ne innamorino tutti. Sarebbe meraviglioso!!! Adesso mi dici cosa ha risposto Giancarlo?
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