Il deputato Emanuele Fiano è stato ospite in Non Stop News con Giusi Legrenzi, Enrico Galletti e Massimo Lo Nigro e ha parlato del suo libro “Ebreo. Una storia personale dentro una storia senza fine” (edito da Piemme)
COSA SIGNIFICA ESSERE EBREI?
“Essere ebrei significa avere a cuore con molta forza un’identità che permette se assunta al fondamento della propria vita di non rimanere mai indifferenti rispetto alla vicenda degli altri. Ebreo è una parola che compare nella Genesi, riferita ad Abramo il primo ebreo, e viene definito nell’ebraico antico colui che è passato. L’ebreo è uno che arriva in una terra dove non ci sono suoi fratelli in questo momento e arriva da un’altra parte, è l’altro. L’insegnamento più profondo, oltre a essere una religione monoteistica, è alla propria coscienza, ad essere sempre responsabili verso se stessi e verso gli altri. Sapere che nella terra e nella vita del mondo gli altri sono una parte fondamentale. I dieci comandamenti insegnano un codice morale di comportamento per la prima volta nella storia, la scelta che la propria vita sia guidata da una morale e da un’etica. Ho cercato di trasmettere questo ai miei figli”.
COME SI PUÒ RENDERE GIUSTIZIA A QUESTI RACCONTI?
“Quello che cerco di trasmettere alle giovani generazioni che incontro a migliaia è che coloro che compirono lo sterminio del popolo ebraico e non solo, erano donne e uomini in carne e ossa esattamente come noi. Indussero questo progetto di sterminio del popolo ebraico nel cuore della migliore cultura europea, nella Germania degli anni ’30 che era il fulcro della filosofia, delle arti, delle scienze, dell’Europa. Erano donne e uomini come noi che decisero di sterminare con il massimo della sofferenza possibile. Cerco di spiegare alle giovani generazioni che se coloro che commisero quegli atti erano esattamente come noi, vuol dire che tutto ciò potrebbe riaccadere, perché non avevano condizioni diverse. Questa è la straordinaria lezione che ci viene, purtroppo, da quel tempo”.
IL MESSAGGIO CHE VUOLE LANCIARE EMANUELE FIANO
“Che l’identità di ognuno di noi è una ricchezza straordinaria, che dobbiamo sommare le nostre ricchezze e che io ho cercato di raccontare la mia come un tassello di questo patrimonio comune che abbiamo”.