“Le fiabe mi hanno salvato. La censura sui classici Disney è una vergogna culturale e sociale”
Alla Mostra del Cinema di Venezia ha presentato il film Il Giardino delle Fate di cui è stata regista ma anche protagonista.
Isabelle Adriani ha riscosso un grandissimo successo portando sullo schermo una storia intensa e struggente che dimostra quanto le fiabe possano avere un potere salvifico. In questa intervista, abbiamo parlato con Isabelle del film, dell’importanza oggi delle fiabe chiedendole anche un suo commento in merito alla censura che è intervenuta negli ultimi anni sui cartoni d’animazione della Disney.
Isabelle, hai presentato a Venezia il nuovo film Il Giardino delle Fate di cui sei regista ma anche protagonista. Com’è stato lavorare con questi ragazzi?
Meraviglioso, mi sono divertita come una matta, immaginate di dirigere nella nostra Academy di recitazione cinematografica e poi sul set del Film, oltre ottanta persone di età, generazione, culture diverse e registri comunicativi agli opposti, utilizzando mezzi e parole adatti ad ognuno, dai cartoni animati anni ‘80 all’intelligenza artificiale, insomma un mondo intero di allievi senza limiti di età(una scelta precisa della mia Academy) che ho scelto personalmente per essere i protagonisti del mio film, li chiamo tutti ‘ragazzi’ ed è stato incredibile, complesso ed interessante e soprattutto sono felice di poter offrire a queste persone innamorate del cinema, la possibilità di recitare in un film senza dover passare per mille porte e mille compromessi.
L’Academy è una specie di grande famiglia e si vive sul set con allegria ed entusiasmo, tutti uniti dalla passione per la settima arte.
Il film narra la struggente avventura di due orfani che ritrovano la gioia di vivere, grazie all’arte, all’amicizia, all’amore e ad un pizzico di Magia. Le fiabe hanno ancora secondo te un potere salvifico?
Assolutamente le Fiabe hanno salvato me e tanta gente che conosco, grazie agli insegnamenti che ho appreso proprio dalle fiabe, dai principi che trasmettono sempre e da sempre a tutte le generazioni: Determinazione, coraggio, pazienza, gentilezza, non darsi mai per vinti, credere in se stessi e nei sogni che abbiamo…su questo ho costruito la mia vita e la mia carriera.
Sai spesso oggi si da’ alle fiabe una connotazione limitata e le fiabe vengono relegate esclusivamente a letteratura per l’infanzia, ma pensa che nei testi, fino alla meta dell’’800, le cosiddette Fables…erano spesso racchiuse in Dizionari che includevano nella definizione anche racconti storici, mitologici e geografici di grandissimo interesse per tutte le età e le civiltà.
Le Fiabe sono e saranno sempre ‘metafore di vita’. Per spiegare i primi fenomeni naturali, l’uomo primitivo inventava delle storie, così come per il nascere ed il tramontare del sole e persino per le eclissi, dunque le fiabe non si possono racchiudere nei limiti che l’età moderna spesso gli affibbia.
Credo siano un vero e proprio Linguaggio Universale e come tale dovrebbero essere considerate anche come possibili strumenti di PACE…perché’ no…immaginate se tutti i bambini del pianeta leggessero la stessa fiaba, pensate che esistono oltre 300 versioni di Cenerentola in tutte le lingue del mondo, ecco se bambini di culture e paesi diversi cominciassero a parlare insieme della loro versione della stessa fiaba, potremmo forse cominciare un nuovo percorso di Pace in futuro…trovando i punti in comune invece che quelli diversi, credo davvero che i grandi politici dovrebbero ripensare alle Fiabe anche in questa veste, forse non accadrà mai, ma getto un seme per chi vorrà coglierlo!
A proposito di fiabe, qual è quella in cui ti rispecchi maggiormente?
Tutti pensano che la mia fiaba preferita sia Cenerentola perché ho scritto un libro che ha avuto successo dal titolo: La Vera Storia di Cenerentola, ma la storia nella quale mi rispecchio di più e ‘sicuramente Biancaneve: odiata dalla matrigna, costretta a cavarsela da sola nel bosco, avvelenata e salvata dall’amore… e poi in alcune versioni, compresa quella disneyana Biancaneve canta e fischia proprio come me.
Cosa pensi della censura che è intervenuta di recente su alcuni classici della Disney?
Ridicola! Una vergogna culturale e sociale! Esattamente come censurare Dostojevski a scuola o Gogol a Teatro negare il premio ad Adania Shibli, o distruggere la statua di Gagarin, l’arte e la cultura sono nemici della guerra e come tali vanno onorati perché uniscono e non dividono, questo va compreso!
Non si cancellano intere civiltà, compresa la letteratura, le avventure interspaziali, i grandi artisti o le tradizioni popolari che nulla hanno a che fare con Leader egocentrici e temporanei!
Ora qualcuno dice addirittura che Biancaneve non era consenziente al bacio del Principe…ok… dunque doveva lasciarla morire avvelenata e sola in una bara nel bosco?! Evviva! Non so …mi sembrano falsi principi ipocriti e in malafede.
Certamente è giusto adeguare i linguaggi del cinema e della letteratura all’epoca attuale ed è giusto creare e realizzare nuovi progetti con una nuova veste, ma senza distruggere la Storia della Letteratura o del Cinema, di cui ad esempio Biancaneve è un prezioso tassello. Immaginate cosa ha significato porta al Cinema nel lontano 1937, prima della II guerra mondiale, la storia di una DONNA, maltrattata e malvoluta da una regina cattiva, che alla fine vince su tutti grazie alla sua gentilezza con i nanetti (maltrattati dalla società ed isolati) e all’amore, beh io lo trovo un tema inclusivo, femminista e fantastico !
E’ ovvio che ogni violenza va condannata, soprattutto perché ogni giorno sentiamo storie terribili di violenza soprattutto sulle donne e questo è orribile, terribile ed insopportabile, ma con ogni sforzo non riesco proprio a vedere il bacio del Principe di Biancaneve in questa veste.
Hai lavorato con tantissimi attori internazionali: da Leonardo Di Caprio e Jim Caviezel. Qual è l’incontro che ti è rimasto più impresso?
Parlare in ebraico antico con Jim Caviezel ad Amman, vedere con lui Il Conte di Montecristo, uno dei miei film preferiti, di cui lui era protagonista, parlare con Mel Gibson via zoom e discutere di Pace con lui ed altri straordinari attori da tutto il mondo come Claudia Karvan in un paese come la Giordania o imparare a recitare meglio sul set a Puerto Rico dal premio Oscar Jacki Weaver o discutered ell’origine storica delle Fiabe con il grande Lawrence Bender a Los Angeles, beh sono stati momenti magici…
Prossimi progetti?
Subito dopo la prima italiana del nostro Film ‘Il Giardino delle Fate’ in una delle Sale più grandi del Nord Italia il 24 Novembre di cui siamo ovviamente molto felici, comincerò la preparazione del nuovo film, che naturalmente racconta una favola moderna… pieno di cose belle e buone… posso dire solo il Titolo: Il Senso della Vita (The Meaning of Life).
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