Intervista a Luo Shengyang

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La musica lirica il suo fascino la sua eleganza hanno da sempre stregato Luo Shengyang che nato in Cina ha iniziato i suoi primi studi per poi 8 anni fa trasferirsi in Italia e perfezionarsi in questo campo studiando con i migliori maestri ed esibendosi nei maggiori teatri del mondo

Dopo il successo del 6 maggio scorso al concerto nella sala Accademica del Conservatorio di Musica Benedetto Marcello di Venezia l’abbiamo intervistato.

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Al concerto presso la Debreceni Egyetem Zenemuveszeti Kar-Liszt Terem in Ungheria

Benvenuto Luo Shengyang. Innanzitutto, ci racconti un po’ di lei: da dove viene e come è nata la sua passione per la musica lirica?

Sono nato 32 anni fa in Cina, dove ho iniziato ad avvicinarmi alla musica fin da piccolo. All’età di 15 anni, ho scoperto il canto lirico e me ne sono subito innamorato. La potenza e la bellezza di questa forma d’arte mi hanno conquistato immediatamente, spingendomi a dedicarmi anima e corpo al suo studio.

Cosa l’ha portata in Italia e perché ha deciso di stabilirsi qui?

L’Italia è sempre stata la culla della musica lirica e il mio sogno era di perfezionarmi in questo campo proprio qui. Sono arrivato otto anni fa e da allora ho avuto la possibilità di studiare con i migliori maestri e di esibirmi in alcuni dei teatri più prestigiosi al mondo.

Oltre ad essere un tenore di successo, vanta anche una laurea in filologia italiana. Come si conciliano queste due passioni?

La mia laurea in filologia italiana mi ha permesso di approfondire la conoscenza della lingua e della cultura italiana, elementi fondamentali per un interprete di musica lirica. Credo che comprendere appieno il significato del testo sia essenziale per trasmettere al pubblico le emozioni contenute in ogni opera.

Ha calcato i palcoscenici di alcuni dei teatri d’opera più rinomati in Italia. Qual è stato il suo debutto più emozionante e perché?

Ogni debutto è un’emozione unica e speciale. Ricordo con particolare affetto il mio debutto alla Sala Accademica del Conservatorio di Santa Cecilia a Roma. Salire su quel palcoscenico leggendario, ricco di storia e di tradizione, è stato un sogno che si avverava. L’adrenalina e l’emozione di quel momento sono ancora vivide nei miei ricordi.

Oltre alla sua attività di cantante, ha anche partecipato in qualità di giurato a diversi concorsi lirici. Cosa cerca in un giovane talento?

Come membro di giuria, cerco di individuare quei cantanti che possiedono una voce speciale, unita a una forte personalità e a un’intensa capacità interpretativa. La tecnica vocale è ovviamente importante, ma ciò che fa davvero la differenza è la capacità di emozionare il pubblico e di trasmettere le passioni del personaggio che si sta interpretando.

Quali sono i suoi progetti futuri?

Ho in programma una serie di concerti e recite in Italia e all’estero nei prossimi mesi. Continuerò inoltre a dedicarmi allo studio e alla ricerca per perfezionare sempre di più la mia tecnica e la mia interpretazione. Il mio sogno è quello di portare la musica lirica nel cuore di quante più persone possibile, facendo conoscere e apprezzare la bellezza e la potenza di questa straordinaria forma d’arte.

Foto per gentile concessione di Luo Shengyang

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Il Gruppo ViviRoma fondato da Massimo Marino nel 1988, nasce come giornale murale per ampliarsi nel tempo in un magazine, TV e WEB.

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