L’allarme della comunità hippy: il turismo di massa è un danno
Nel borgo di Calcata, nella Tuscia viterbese, a partire dagli anni ’70 del secolo scorso si è insediata una comunità di hippy. Le case di pietra ancorate allo scoglio di tufo si stavano svuotando e questi giovani romani decisero di riempirle riallacciandosi alla tradizione contadina e vivendo a stretto contatto con la natura. La loro storia è raccontata nel nuovo episodio della web-serie di viaggi ‘Un reporter in valigia’ pubblicato sul suo canale YouTube (https://youtu.be/2QolIqrhDGY).
“Quei giovani di allora risiedono ancora qui e oggi promuovono i propri valori di condivisione e di crescita cultura – riporta l’autore Mirco Paganelli -, ma lanciano un allarme contro il turismo di massa che rischia di danneggiare luoghi così fragili”.
Il video-reporter ha raccolto la testimonianza di alcuni residenti del borgo, come l’artigiana Marina Petroni e l’artista Costantino Morosin. “La carica evocativa dei borghi della Tuscia è eccezionale – prosegue Paganelli -. Non a caso qui, come a Vitorchiano, si sono insediate comunità di artisti. La geografia stessa di Calcata è un invito a sognare: racchiusa nell’abbraccio verde dei suoi canyon, l’abitato resta sospeso a metà tra il cielo e la roccia, tra il fantastico e il terreno”.
‘Un reporter in valigia’
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