Cinque anni dopo il terremoto che ha distrutto Amatrice, Accumoli e i borghi limitrofi, ci sono ancora circa sessantamila persone in attesa di ritornare nella propria abitazione.
Il 28 giugno 2019 per iniziativa della Deputata Rostan, veniva presentata alla Camera dei Deputati, la proposta di legge n. 1943: “Istituzione di un programma nazionale per l’assicurazione obbligatoria degli edifici privati contro i danni derivanti da calamità naturali”.
La proposta è ferma in Parlamento, e i Politici sembrano non voler guardare alla possibilità di sostenere una riforma che potrebbe rivelarsi impopolare, ma che avrebbe sicuramente permesso ai sessantamila del Centro Italia di tornare in pochissimo tempo nelle proprie abitazioni, senza abbandonare l’entroterra e senza generare luoghi fantasma che probabilmente non torneranno mai alla vita prima del sisma.
La proposta permetterebbe, in caso di eventi catastrofali, di eliminare moltissimi passaggi burocratici e allo stesso tempo alle compagnie assicurative di garantire un intervento economico pressoché immediato.
Cosa prevede la Proposta di Legge?
La proposta di legge intende istituire un programma nazionale per l’assicurazione obbligatoria degli edifici privati contro i danni derivanti da calamità naturali stabilendo una ripartizione dei ruoli che prevede tre livelli d’intervento:
1) il primo assicurativo privato, tramite le singole imprese di assicurazione o i consorzi obbligatori cui aderiranno le imprese di assicurazione operanti in Italia e autorizzate per le assicurazioni contro incendio ed esplosione dei corpi di fabbricati che non intendano prestare la singola garanzia in via diretta; 2) il secondo riassicurativo – attivato in caso di
2) insufficienza del primo livello –, che potrà essere delegato al consorzio assicurativo per il trasferimento di una parte del rischio assunto dal consorzio stesso o da imprese di riassicurazione operanti nel territorio nazionale, censite e autorizzate dall’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (IVASS), e comunque a valore a nuovo;
3) 3) il terzo statale – attivato in caso di insufficienza del secondo livello –, che prevede lo Stato come assicuratore di ultima istanza e anche l’intervento di un fondo di garanzia appositamente istituito con un limite di esposizione massima, a cui concorrerebbero soggetti privati e pubblici, aggiornabile nel tempo.
Qui il link della proposta di legge:
http://documenti.camera.it/leg18/pdl/pdf/leg.18.pdl.camera.1943.18PDL0067430.pdf
Qui le testimonianze raccolte da Konsumer, agli abitanti di Accumoli, dopo il terremoto del 2016: https://www.youtube.com/watch?v=7Ss3X1htaII&t=66s
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