Il Codacons rivolge un plauso a Simonetta Matone, candidata a vicesindaco per il centrodestra, che ha denunciato – come fatto stamane dall’Associazione, che ha deciso di presentare in Procura un esposto penale per distruzione di beni artistici e monumentali nei confronti della sindaca Virginia Raggi – la tragica condizione in cui versa lo Stadio Flaminio.
Le domande sono proprio queste: chi ha deciso che il Flaminio deve morire? Ora che interessamenti espliciti sono arrivati anche a mezzo stampa, perché mai non è possibile cogliere un’occasione storica per il Quartiere Flaminio, da troppi anni secondario e periferico nelle scelte strategiche del Comune di Roma? E chi è disposto a darsi da fare per invertire la tendenza, mettendosi in gioco per restituire lo Stadio delle Olimpiadi alla città e ai romani?
Le risposte arriveranno comunque: se non accadrà nulla, l’opera di Nervi si trasformerà definitivamente in quel monumento all’incuria e al degrado che, in gran parte, ricorda già oggi. Altrimenti, se le energie migliori della Capitale riusciranno a mobilitarsi per tempo, dal Flaminio arriverà un segnale di rinnovamento: per il quartiere e la città tutta.
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