Con una diffida indirizzata alla Regione Lazio, il Codacons chiede il commissariamento di Roma Capitale sul fronte rifiuti, e la nomina di un commissario per la questione che abbia come unico e specifico compito quello di individuare ogni soluzione idonea affinché possa gradualmente cessare l’attuale situazione di criticità, tutelando al contempo la salute dei cittadini e l’immagine della città.
Non è più possibile, infatti, assistere allo spettacolo offerto dalla Città Eterna: sacchetti del porta a porta che rimangono per giorni davanti alle abitazioni, cassonetti stradali stracolmi, spesso rotti e soffocati dai rifiuti, cumuli di spazzatura indifferenziata che giacciono sui marciapiedi e sulle strade, montagne di scatole e carta riversate in strada, miasmi e odori nauseabondi che rendono l’aria irrespirabile. E dire che la situazione potrebbe peggiorare: secondo stime prudenziali circa 1600 tonnellate di immondizia non potranno essere raccolte e rimarranno a terra a marcire, con le temperature torride di questo periodo e le conseguenze – facilmente immaginabili – per il decoro della città.
Le responsabilità di Comune e Regione, in questo senso, sono lampanti: il continuo – e del tutto inutile in questo momento storico – braccio di ferro tra Roma Capitale e la Regione Lazio ha avuto come unica conseguenza quella di cristallizzare nella città di Roma un’eterna emergenza nella gestione dei rifiuti.
Per arrestare questo degrado ed evitare una crisi igienica che al momento pare inevitabile, l’Associazione ha quindi deciso di chiedere l’intervento della Regione e la nomina di un Commissario dotato di pieni poteri: una soluzione necessaria per evitare altre, più gravi, conseguenze.
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