A Roma 180mila pratiche sui condoni edilizi sono ancora ferme negli uffici comunali e attendono da 40 anni lo sblocco, con conseguenze enormi per i cittadini che, a causa di tale situazione di stallo, non possono usufruire dell’Ecobonus al 110%.
Lo denuncia oggi il Codacons, che presenta un esposto in Procura e avvia una azione legale a tutela di tutti gli utenti romani coinvolti.
A partire dagli anni ’80 fino ad oggi si sono accumulate nell’Ufficio Condoni di Roma circa 180mila richieste di condono edilizio che non riescono ad essere smaltite, tra carenza di personale, lentezze burocratiche e inchieste della magistratura che hanno addirittura portato alcuni funzionari in carcere – spiega l’associazione – Una situazione che oggi più che mai appare grave: per poter godere degli incentivi previsti dal Governo attraverso l’Ecobonus al 110%, è necessario infatti che le richieste di condono sugli immobili siano state definite, e non vi siano pendenze in corso.
Chi da anni attende lo sblocco della propria pratica, si trova così ingiustamente privato della possibilità di godere dell’incentivo per il miglioramento energetico delle abitazioni, e subisce un danno economico enorme – denuncia il Codacons.
Per tale motivo l’associazione ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Roma affinché apra una indagine penale sul caso, e una diffida al Comune perché sblocchi con effetto immediato la situazione di stallo sui condoni.
Non solo. Il Codacons scende in campo per aiutare tutti i cittadini romani offrendo loro assistenza per la definizione veloce delle pratiche presso l’Ufficio condoni, mettendo a disposizione degli interessati un pool di legali ed esperti che avvierà le dovute procedure negli uffici comunali.
Per informazioni e assistenza è possibile inviare una mail all’indirizzo ecobonus@codacons.cloud o contattare il numero dedicato 0662284093.
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