“Troppe famiglie lasciate senza prospettive. A Ostia è stato disatteso un preciso accordo”
“C’è grande tensione, se non vera e propria disperazione, tra i circa cento lavoratori dei punti vendita ex Simply-Sma Platani, Zambarelli, Mazzini e Capo Verde di Ostia, che non sono rientrati nel piano di acquisizione e passaggio da Margherita Distribuzione a Conad e hanno abbassato le serrande negli ultimi mesi. Al momento, queste persone non hanno alcuna certezza sotto il profilo occupazionale: in un contesto critico come quello pandemico, non è possibile che queste persone siano lasciate a se stesse, senza prospettive. Le istituzioni e l’azienda devono intervenire, per parte nostra faremo tutto il possibile per garantire quasi cento famiglie sul territorio”.
E’quanto rende noto Franco Ciccolini, della Fisasacat-CISL di Roma Capitale e Rieti, aggiungendo che “per quanto riguarda i punti vendita di Roma, non riusciamo a comprendere come Margherita Distribuzione, a seguito di un contenzioso con il proprietario degli immobili, gli abbia successivamente concesso le licenze. Inoltre è assurda la vicenda che riguarda i 40 lavoratori del punto vendita di Ostia, chiuso dal 1°ottobre. A inizio settembre avevamo firmato un accordo che prevedeva il passaggio del ramo di azienda con salvaguardia occupazionale per tutti i lavoratori, che è stato disatteso in modo inaccettabile, e senza alcuna spiegazione: non staremo fermi a guardare mentre i lavoratori, terrorizzati dall’assenza di qualsiasi certezza, si sentono costretti ad accettare il licenziamento senza opposizione e l’incentivo. Non vorremmo che l’intenzione fosse quella di riaprire con nuove assunzioni, e senza alcun riguardo per la vita e la grande professionalità dei lavoratori ex Simply-Sma. Ieri mattina, insieme a Filcams-CGIL Roma e Lazio e Uiltucs Roma e Lazio, abbiamo inoltrato una richiesta urgente alla Regione Lazio, per discutere del futuro dei punti vendita e dei lavoratori”.
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