utenti Iliad, difficoltà di accesso ai servizi di telefonia a causa della chiusura dei centri commerciali nel weekend.
Konsumer Italia, in seguito alle segnalazioni degli utenti, segnala che si stanno verificando forti disagi di accesso ai servizi Iliad a causa delle restrizioni dell’attuale DPCM.
In meno di tre anni Iliad ha raggiunto più di 7 milioni di consumatori, che oggi a nell’attuale contesto emergenziale hanno difficoltà di accesso al servizio. Il quadro normativo infatti si mostra estremamente penalizzante e discriminatorio per gli utenti dei servizi di telefonia in generale e per quelli Iliad in particolare.
Se infatti, nella prima fase acuta della pandemia (da marzo a maggio 2020) gli esercizi commerciali relativi ai servizi di telecomunicazioni – in ragione della loro essenzialità – erano sempre e comunque esenti da chiusure, i vari DPCM che si sono susseguiti da giugno 2020 in avanti hanno determinato una situazione in cui i negozi di telefonia possono rimanere aperti indistintamente in qualsiasi giorno se situati in locali su strada, mentre i medesimi negozi sono soggetti a chiusura nelle giornate festive e prefestive qualora situati all’interno di centri commerciali.
In un contesto emergenziale in cui il bisogno di connettività è assolutamente centrale per la vita di ciascuno tale regolamentazione delle chiusure, incide sull’utente Iliad in maniera specifica, vista la particolarità del canale di distribuzione dell’azienda sul territorio.
È evidente come la chiusura delle attività di telefonia nei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi, comprometta il pieno godimento del diritto alla comunicazione per tutti quegli utenti Iliad che, vivendo fuori dai principali centri urbani, potrebbero trovarsi nella necessità di effettuare alcune operazioni necessarie per continuare a connettersi e telefonare (es. sostituire una SIM non funzionante, effettuare una ricarica, attivare un’offerta, utilizzare il cellulare come hotspot per connettere il pc per studio e lavoro etc.), ma non avere alcun punto servizi aperto nell’arco di diversi chilometri dalla loro abitazione.
La maggior parte di tali utenti, infatti, potrebbe trovare molta difficoltà e incorrere in ingenti costi (benzina, caselli, parcheggio etc.) nel raggiungere nel weekend, i punti vendita Iliad aperti, o anche nel recarsi presso centri commerciali di prossimità durante la settimana, quando normalmente l’utente medio è dedito all’attività lavorativa. Tali disagi sono ancor più accentuati durante le settimane di particolari restrizioni, come quelle che stiamo attraversando, per cui è esplicitamente vietato allontanarsi dalla propria abitazione.
Ciò si traduce in una situazione di discriminazione per gli oltre 7 milioni di consumatori. Se un servizio è riconosciuto come essenziale dal legislatore, dovrebbe essere esente da chiusure per qualsiasi soggetto ne usufruisca, indipendentemente dal fatto che quel servizio si svolga all’interno di centri commerciali o in negozi su strada.
Infine, occorre osservare che una deroga generalizzata per le attività di telefonia ovunque svolte, nel rendere possibile la sottoscrizione di offerte che riconoscono all’utente elevate quantità di dati, di fatto agevolerebbe l’utente stesso nello svolgere da remoto quante più attività quotidiane possibili, riducendo così le esigenze di spostamento e le occasioni di contagio.
Konsumer Italia auspica l’opportunità di tornare con il prossimo DPCM al quadro normativo già in uso durante il primo lockdown (da marzo a maggio 2020), prevedendo dunque che le attività di telefonia siano considerate alla stregua di servizi essenziali, e pertanto esenti da chiusure, a prescindere dal fatto che siano svolte in locali su strada oppure all’interno di centri commerciali.
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