Il partito radicale si riunisce in Via di Torre Argentina sugli errori giudiziari

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A seguito dell’affermazione del Ministro della Giustizia, secondo il quale “non ci sono innocenti in carcere”, abbiamo deciso di organizzare una Giornata sugli Errori Giudiziari, che si terrà mercoledì 29 gennaio a partire dalle ore 12,00 presso la sede del Partito Radicale in Via di Torre Argentina 76, Roma.

L’evento – anche gli innocenti vanno in carcere – sarà l’occasione per presentare la Proposta di Legge, promossa dal Partito Radicale e sottoposta all’attenzione di tutti i capigruppo, per indire la giornata nazionale delle vittime degli errori giudiziari per il 17 giugno, anniversario dell’arresto di Enzo Tortora.

Interverranno:

On. Maria Stella Gelmini (Fi), capogruppo alla Camera
Sen. Andrea Ostellari (Lega), Presidente della Commissione Giustizia al Senato
On. Enrico Costa (Fi), membro della Commissione Giustizia della Camera
Sen. Sandra Lonardo (Fi)
On. Alex Bazzaro (Lega)
On. Matteo Luigi Bianchi (Lega)
Clemente Mastella, Sindaco di Benevento, già Ministro della Giustizia
Benedetto Lattanzi e Valentino Maimone, fondatori di errorigiudiziari.com
Giuseppe Rossodivita avvocato e membro del Consiglio generale del Partito Radicale
Rita Bernardini, già deputata e membro del Consiglio Generale del Partito Radicale
Francesca Scopelliti, Presidente Fondazi one per la giustizia Enzo Tortora, già Senatrice

Inoltre, saranno presenti ed interverranno alcune delle numerose vittime di errori giudiziari:

Giuseppe Gulotta, che ha passato 22 anni in carcere da innocente per la strage di Alcamo. Aveva 18 anni quando nel 1976 è stato accusato di aver ucciso due carabinieri che dormivano nella caserma di Alcamo Marina, in provincia di Trapani. É stato arrestato ed è stato costretto sotto tortura a confessare di aver commesso quel reato. Al processo di primo grado é stato assolto per insufficienza di prove, ma dopo vari gradi di giudizio è stato definitivamente condannato all’ergastolo nel 1990. Gulotta ha ottenuto la revisione del processo grazie alla confessione dell’ex brigadiere Olino, l’assoluzione arriva nel 2012, dopo 36 anni dall’inizio di tutto. Nel 2016 riesce ad ottenere un primo risarcimento di 6,5 milioni di euro. A gennaio 2019 chiede risarcimento di 66 milioni per il danno esistenziale da errore giudiziario subito.

Angelo Massaro Arrestato il 15 maggio del 1996 con l’accusa di omicidio ha passato 21 anni in carcere. Condannato a 24 anni in primo grado, confermati in appello e Cassazione. Gli investigatori che lo hanno intercettato hanno interpretato male una parola in dialetto e hanno pensato che trasportava il cadavere. (“Muert”, che in pugliese vuol dire morto, al posto di “muers”, che invece significa oggetto ingombrante.) Quando é entrato in carcere aveva 29 anni, si era appena sposato e aveva un bambino appena nato.

Diego Olivieri imprenditore nel settore dei pellami, accusato di far parte di un’associazione a delinquere di stampo mafioso, traffico internazionale di stupefacenti, riciclaggio di denaro per 600 milioni di dollari e insider trading. Dopo il carcere a Vicenza, viene trasferito a Roma e rinchiuso a Rebibbia dove passa 12 mesi in cella in 41 bis con gli ergastolani. Tutto comincia il 22 ottobre del 2007. Ha subito tre processi, sempre assolto.

Antonio Lattanzi l’ex-assessore ai lavori pubblici di Martinsicuro (Teramo) arrestato per tentata concussione e abuso d’ufficio 4 volte nel giro di due mesi nel 2001, passa 83 giorni in carcere da innocente. Nel 2006 il Tribunale di Teramo lo assolve: una sentenza confermata successivamente in tutti i gradi di giudizio al termine di un iter giudiziario durato in tutto 10 anni.

Bruno Lago è stato agli arresti domiciliari 11 giorni da innocente e è stato totalmente prosciolto. Sulla bese della legge Vassalli appena riformata, ha deciso di citazione della Presidenza del Consiglio

Daniela Candeloro, commercialista, ex collaboratrice di Danilo Coppola, immobiliarista in ascesa, nel 2007 finisce in carcere con le accuse di bancarotta fraudolenta, riciclaggio, associazione a delinquere, appropriazione indebita. Trascorre 7 mesi in cella e altri 4 mesi agli arresti domiciliari. Dopo 6 anni e 2 mesi è assolta da ogni accusa.

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Il Gruppo ViviRoma fondato da Massimo Marino nel 1988, nasce come giornale murale per ampliarsi nel tempo in un magazine, TV e WEB.

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