Prendere a modello Milano e Londra per il sistema di tariffazione che regola l’accesso in auto nel centro città significa prendere in giro i romani
“Con un’azienda del trasporto locale tecnicamente fallita e che ogni giorno lascia per strada migliaia di romani in attesa di un autobus l’Amministrazione trova come soluzione quella di disincentivare l’utilizzo dell’auto introducendo una sorta di eco pass come avviene a Milano. Ma non sarebbe forse il caso di ridare dignità al trasporto pubblico di Roma prima di mettere sulle spalle dei romani un’altra tassa per muoversi in città?”. A chiederselo è l’architetto Raimondo Grassi, presidente del movimento Roma Sceglie Roma.
“Prendere a modello Milano e Londra per il sistema di tariffazione che regola l’accesso in auto nel centro città significa prendere in giro i romani che ogni giorno sono alle prese con la disperazione per autobus in fiamme, corse delle metro tagliate e mille disservizi che rendono quello della mobilità un diritto negato nella Capitale. All’Amministrazione suggeriamo di non inventarsi nuovi oboli per i romani ma di aprire finalmente ai privati la gestione del tpl, rispettando le regole europee della messa a gara del servizio. Soltanto l’innesto di capitali e managerialità privata, con il controllo pubblico e le dovute garanzie per i lavoratori, potrà rimettere in sesto un’azienda che ormai è priva di prospettive come l’Atac”, conclude il presidente di Roma Sceglie Roma.
Lo comunica in una nota l’ufficio stampa di Roma Sceglie Roma.
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