Riforma del finanziamento dei partiti politici: la Commissione accoglie con favore la rapida conclusione di un accordo da parte dei legislatori dell’UE

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Commissione europea

La Commissione ha accolto oggi con soddisfazione il voto del Parlamento europeo sulle sue proposte – che hanno fatto seguito al discorso sullo stato dell’Unione 2017 – di riforma della normativa
sui partiti politici europei e le fondazioni politiche europee. I cambiamenti introdotti miglioreranno la trasparenza, in modo che i cittadini sappiano per che cosa votano alle elezioni europee, consolideranno la legittimità democratica, grazie al fatto che i finanziamenti rispecchieranno meglio le scelte dell’elettorato, e renderanno più rigorosa l’attuazione delle norme, nel senso che gli utilizzi impropri dei fondi pubblici potranno essere contrastati meglio e i fondi recuperati.

Come ha affermato il presidente Jean-Claude Juncker nel suo discorso sullo stato dell’Unione del 13 settembre 2017, “La nostra Unione deve fare un balzo democratico in avanti. Troppo spesso le elezioni europee non sono state altro che la somma di campagne elettorali nazionali. La democrazia europea merita di più. Dobbiamo dare ai partiti europei i mezzi per organizzarsi meglio.”

Dopo il voto odierno, il primo Vicepresidente Frans Timmermans ha dichiarato: “Si tratta di un’importante riforma e sono lieto che si stia completando in tempi così rapidi. I partiti politici europei svolgono un ruolo centrale e crescente nella creazione di un collegamento diretto tra i cittadini europei e il sistema politico europeo. I cittadini devono sapere per chi votare quando si troveranno davanti alle urne nelle elezioni europee dell’anno prossimo: è positivo quindi che queste modifiche renderanno più chiari i collegamenti tra i partiti nazionali e i partiti europei. Le modifiche votate oggi garantiranno inoltre che i fondi pubblici concessi ai partiti rispecchino meglio i voti che i propri candidati hanno conquistato e ci aiuteranno a recuperare i fondi utilizzati impropriamente.”

La modifica del regolamento sui partiti politici europei e sulle fondazioni politiche europee permetterà di eliminare le scappatoie che in passato hanno reso possibile l’uso improprio del denaro dei contribuenti europei. In alcuni casi, singoli membri dello stesso partito nazionale hanno promosso la creazione di diversi partiti europei. Inoltre, l’attuale metodo di distribuzione dei finanziamenti dell’UE tra i partiti politici europei non ha finora rispecchiato adeguatamente i risultati delle elezioni europee. Infine, i partiti politici ritengono che sia stato difficile soddisfare i requisiti per ottenere tali finanziamenti.

Le modifiche adottate oggi consolideranno il nesso tra numero di voti e finanziamenti, portando dall’attuale 85 % al 90 % la percentuale del finanziamento complessivo assegnato sulla base dei risultati delle elezioni. Nell’attuale sistema, il 15% dei finanziamenti veniva diviso fra tutti i partiti, indipendentemente dal numero di elettori che questi rappresentavano.

Le modifiche creeranno anche una situazione di maggiore trasparenza per i cittadini europei per quanto riguarda i legami fra i partiti europei e i partiti nazionali, imponendo ai partiti nazionali di presentare chiaramente sui propri siti web il simbolo e il programma politico dei rispettivi partiti europei. I partiti nazionali vengono inoltre incoraggiati a fornire informazioni sull’equilibrio di genere tra i propri membri che sono stati eletti deputati al Parlamento europeo.

Infine, per garantire una migliore gestione del denaro dei contribuenti europei, la riforma proposta eliminerà le scappatoie che hanno consentito ai partiti di utilizzare il sistema dei finanziamenti in modo improprio, costituendo molteplici partiti europei, ognuno dei quali risultava ammissibile a ulteriori finanziamenti.

Contesto
La funzione dei partiti politici europei è prevista dal trattato sull’Unione europea, che recita: ”I partiti politici a livello europeo contribuiscono a formare una coscienza politica europea e ad esprimere la volontà dei cittadini dell’Unione”. Il regolamento sullo statuto e il finanziamento dei partiti politici europei e delle fondazioni politiche europee introdotto nel 2014 aumenta la visibilità, il riconoscimento, l’efficacia, la trasparenza e la responsabilità di tali partiti e fondazioni.

I partiti politici e le fondazioni che soddisfano determinate condizioni hanno l’opportunità di diventare entità giuridiche europee e di beneficiare di un sostegno finanziario. Tali condizioni includono la rappresentanza in un numero sufficiente di Stati membri dell’UE nonché il rispetto, sia nei programmi che nelle attività, dei valori su cui si fonda l’UE.

Per ulteriori informazioni:
http://europa.eu/rapid/press-release_IP-17-3187_it.htm
http://europa.eu/rapid/press-release_MEMO-17-3168_it.htm

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Il Gruppo ViviRoma fondato da Massimo Marino nel 1988, nasce come giornale murale per ampliarsi nel tempo in un magazine, TV e WEB.

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