A Palermo non sarà fatto alcun censimento né alcuna schedatura della popolazione Rom che risiede nel capoluogo siciliano, né quella di qualsiasi altro gruppo di cittadini.
Lo ha disposto il sindaco Leoluca Orlando, ricordando innanzitutto che non vi è alcun presupposto giuridico perché si possa procedere in tal senso, “ma anzi, a partire dalla Costituzione fino a qualsiasi normativa nazionale ed internazionale, sono vietati atti che in qualsiasi modo possano portare a discriminazioni su base etnica, religiosa, linguistica e culturale.”
Il sindaco di Palermo va però oltre il formalismo e attacca direttamente la cultura espressa dal Ministro Salvini.
“Al di là dell’assenza di presupposti giuridici – afferma Orlando – credo però che vada sottolineato l’aspetto prettamente culturale e politico di quanto avviene in queste ore in Italia, con un Ministro dell’Interno che straparla di “Asse italo-tedesco” e si lancia in pronunciamenti che evocano le leggi raziali.”
“A quando – si chiede polemicamente Leoluca Orlando – la richiesta di schedatura dei portatori di handicap? a quando quella degli omosessuali? a quando quella degli ebrei e dei musulmani? a quando quella degli iscritti ai sindacati o a partiti diversi dalla Lega e dai Cinque Stelle?”
Pietro Galluccio
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